donne

Con Miss Vanny RockCandy anche la messa in piega diventa rock

Vanessa Robusti ha aperto il suo salone da parrucchiera rockabilly, Candy Color. I colori sono nel suo destino: «Tintoretto era un mio avo


Daniele Peretti


TRENTO. Quella sua capacità di giocare con i colori, quel suo improvvisare pur lavorando su linee predefinite, poi il gusto della tonalità che vuole che sempre esalti la figura fisica, Vanessa Robusti potrebbe averla ereditata da un suo avo: “Sono discendente diretta di Jacopo Robusti in arte Tintoretto e la cosa mi piace un sacco”.

Ed anche Vanessa ha un nome d’arte: Miss Vanny RockCandy: “Così mi chiamo nella mia versione Pin Up, sono una Rockabilly e sin da piccola ascoltavo Elvis. Sono cresciuta, ma il mio mondo di riferimento è sempre quello, perché il rock è uno stile di vita”.

Per proseguire nella sequenza Candy è anche il nome del suo salone in via De Finetti a Trento, per la precisione Candy Color.

Andiamo per ordine, nata a?

«Isera e diplomandomi parrucchiera a Rovereto realizzo quello che era un mio sogno sin da piccola. Seguono vent’anni da dipendente e poi l’anno scorso decido di mettermi in proprio. Avrei dovuto aprire a gennaio, ma per una serie di problemi burocratici ci riesco solo il 14 marzo ed eccomi qua».

Candy Color, il salone rockabilly che rivoluziona le teste

Ci guardiamo intorno e lo stile è decisamente rock dalle luci, alle sedute, ai vinili esposti, alle tante foto di Pin Up appese alle pareti, senza tralasciare il sottofondo musicale e siamo a tutto rockabilly.

Le clienti gradiscono?

«Devo dire di sì, per molte e dico purtroppo si tratta di un genere musicale non conosciuto e così iniziamo un secondo percorso che si affianca a quello della cura dei capelli».

Una richiesta originale?

«Qualsiasi colore o tonalità non mi sorprende. Sabato una cliente è entrata con i capelli turchesi e ne è uscita color ciclamino: è stato un lavoro lungo, ma con un ottimo risultato».

L’identikit delle sue clienti?

«Dai 14 ai 70 anni, quello che è certo è che il colore non ha età e più è particolare e più è una sfida».













Scuola & Ricerca

In primo piano