TRENTO

Bondone, con la funivia aumento dei turisti del 25% 

Presentato in consiglio comunale il masterplan per la riqualificazione I consulenti del Comune: senza l’impianto il futuro della montagna è segnato



TRENTO. La funivia Trento - monte Bondone è necessaria. Lo dicono gli esperti incaricati dal Comune di redigere il Masterplan che è stato presentato ieri sera in consiglio comunale a Trento. Il progetto, nato dall’ascolto sul territorio, rappresenta l’agenda per lo sviluppo futuro della montagna della città. Nero su bianco è scritto che «stante l’opportunità che il dibattito politico-amministrativo sancisca l’utilità della realizzazione del grande impianto, i contenuti dell’agenda contemplano la relativa autonomia e la (presunta) efficacia delle azioni proposte, indipendentemente dalla sua realizzazione, che comunque si ritiene necessaria, come “acceleratore di eventi” e fattore fortemente abilitante non solo per il ‘rilancio’ del Bondone»

Un recente studio stima, sulla base delle interviste effettuate e dei risultati ottenuti dalle due realtà di Bolzano- Renon e di Nordkette – Innsbruck, che l’incremento del flusso turistico derivante dalla realizzazione del collegamento potrà presumibilmente essere pari almeno a un +25% per quanto riguarda gli arrivi ed un +30% per quanto riguarda le presenze, con un incremento della spesa del turista pari al 20%. Oltre agli effetti derivanti dalla sua realizzazione, sono da mettere in conto anche gli effetti derivanti dalla mancata realizzazione della funivia. Mancherebbe, secondo il Masterplan, l’ “avvicinamento” tra il monte e la città e la perdita dell’indotto economico che ne può derivare. Si cita l’esempio di Vaneze, «il cui destino, più di altre località che hanno già saputo ri-connotare la loro offerta, sarebbe probabilmente segnato».

Fra i desideri di residenti ed operatori, la valorizzazione dell’esistente, una maggiore accessibilità. Nel Masterplan spunta anche la verifica di fattibilità per la realizzazione di un campo da golf. I cittadini vorrebbero servizi ed attrazioni capaci di dare nuovo lustro alla montagna della città. Si inizia dal risanamento di situazioni di degrado, edifici dismessi compresi, fino al rimodellamento delle aree parcheggio. Cancellare, ove presente, quella sensazione di “trascuratezza” che fa male alla montagna. Spazio quindi ai parchi avventura o acropark. Altro servizio richiesto è l’area camper, connessa, che potrebbe occupare una parte della vasta area di sosta esistente alle Viote.













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