VINI

Autochtona Awards 2018, vince il terroir

Sono stati annunciati, nell’ambito della manifestazione bolzanina Autochtona, i vincitori di ‘Autoctoni che Passione!’: il premio alla tipicità assegnato in sei diverse categorie



BOLZANO. Piemonte, Emilia, Toscana, Puglia e Sicilia: l'Italia del vino produce eccellenze in ogni dove, da Nord a Sud, e fin nelle sue isole meno estese e più remote.

È proprio da queste regioni che provengono i vini premiati con gli Autochtona Awards dalla rassegna ‘Autoctoni che passione!’ che si è svolta ieri in occasione della quindicesima edizione del forum nazionale dei vini autoctoni a Bolzano.

L’elenco dei vincitori di quest’anno – tra novità e riconferme – esprime un omaggio alla vocazione vinicola di alcuni dei territori italiani più storici e affermati, lasciando nel contempo il giusto spazio a produzioni enologiche di grande fascino, in territori geograficamente delimitati ma molto caratteristici.

La lista dei premiati si apre con una riconferma: il premio Miglior Vino Rosso è infatti andato all’azienda Claudio Alario, già vincitrice nella stessa categoria nel 2017, che quest’anno si è aggiudicata la prima posizione con il suo Valletta Barbera d'Alba D.O.C. 2016.

Si resta sempre in Piemonte per il Miglior Vino Bianco, assegnato al Poggio dello Scagno Derthona Timorasso 2016 dell’azienda La Vecchia Posta.

Il riconoscimento Migliori Bollicine vede premiata ancora una volta la realtà emiliana Cantina della Volta, che quest’anno ha conquistato il titolo con il suo CDV Brutrosso Lambrusco di Sorbara D.O.C. Spumante Brut Metodo Classico 2016. Dal Nord si passa al Sud: il Miglior Vino Rosato è il Rosarò Salento Negroamaro Rosato I.G.T. 2017 della tenuta Feudi di Guagnano, in Puglia.

Per chiudere la rosa dei vincitori, si passa alle isole. Ad aggiudicarsi il riconoscimento del Miglior Vino Dolce è stata l’azienda Salvatore Murana con il suo Martingana Moscato Passito di Pantelleria D.O.P. 2008. Infine, il Premio Speciale Terroir, che come da tradizione incorona l’etichetta che meglio rappresenta l’espressione del vitigno legato al suo territorio di riferimento, è andato quest’anno all’Azienda Agricola Montefabbrello con il suo Aleatico Passito Elba D.O.C.G. 2017.













Scuola & Ricerca

In primo piano