Varone, polverizzati 300 chili di mortadella e 150 chili di polenta 

Distribuite al parco del Pernone 2.800 porzioni In 1.400, al mattino, hanno partecipato a «Quattro passi»



RIVA . I numeri parlano chiaro, oltre 300 chili di mortadella e 150 chili di farina per un totale di 2.800 porzioni distribuite. L’annuale appuntamento di Polenta e Mortadela, per il secondo anno svoltosi al parco del Pernone al Varone si è dimostrato ancora una volta uno degli appuntamenti più attesi da parte della popolazione rivana e altogardesana. L’organizzazione, che ha coinvolto oltre al Comitato Polenta e Mortadella guidato dal presidente Marco Vivaldelli le altre associazioni locali quali l’Oratorio, la Benacense, la Pro Loco e il Gruppo missionario Alto Garda e Ledro, ha aperto le danze già nella mattinata di ieri con un punto ristoro al servizio dei 1400 partecipanti della marcia non competitiva “Quattro passi in attesa di polenta e mortadella”. La festa vera e propria ha poi avuto inizio con la preparazione dei vari paioli di polenta gialla del mulino Pellegrini e con le prime porzioni distribuite intorno alle 14. L’afflusso di gente è stato costante grazie anche agli intrattenimenti organizzati dai vari gruppi e gli ultimi piatti sono stati distribuiti poco dopo le 17. A tenere allegri e danzanti tutti i presenti la Pras Band, la banda si Praso, che per oltre due ore ha intrattenuti i presenti con numerose canzoni di tutti i generi. La tradizionale Polenta e Mortadella risale molto probabilmente al 1708, quando il curato don Gaetano Bertoldi affermava di essere tenuto, in virtù di un «beneficio» di cui godeva le rendite, conferitogli dalla comunità che ne deteneva lo «Jus Patronatus», a distribuire nel giorno dell’Annunciata nella chiesa di Santa Maria del Perdono una «soma di pane di frumento, una brenta di vino ed un minale di farina cotta». Oltre al piatto caldo l’Oratorio con i suoi ragazzi ha organizzato il Vaso della Fortuna, la Benacense, i tappi con la messa in palio di mortadelle fresche e il Gruppo Missionario i tappi con la possibilità di vincere piccole piante e fiori. Dalla mattina di ieri il Pernone si è animato, oltre che dei venti volontari e delle varie associazioni, di una moltitudine di persone e famiglie per passare una giornata in compagnia e festeggiare l’ingresso nel periodo di Quaresima che conduce alla Pasqua. Una festa simbolica e ricca di storia e tradizione che forse ha origini ben più antiche e non è da escludere che possa risalire al 1463, infatti il «beneficio» cui si fa riferimento nello scritto del 1708 risale proprio al 1463, quando «Ser Gabriel Pitiliani, originario della città di Siena e sepolto nel cimitero di San Francesco di Riva, lasciò tutti i suoi beni all’altare di San Giacomo nella chiesa del Pernone e volle che lo «Jus Patronatus» fosse del Comune di Riva. (l.o.)

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