Truffe online, in tre mesi 15 denunciati dalla polizia 

Il fenomeno. Dalla stufa a pellet alle scarpe di marca, sono sempre più numerose le segnalazioni. Ma con le querele cresce anche il numero di responsabili identificati



Riva. Crescono le denunce e dunque aumenta il carico di lavoro investigativo, in Busa, nel campo delle frodi online. Da dicembre in poi dal commissariato di polizia di Riva hanno registrato un’intensificazione delle querele per truffa, legate per la quasi totalità a operazioni via Internet: quindici le denunce negli scorsi tre mesi, di cui sei a dicembre, sette a gennaio e due a febbraio.

In più occasioni gli autori dei raggiri sono stati individuati e rintracciati, con l’esito di tredici persone deferite all’autorità giudiziaria: cinque a dicembre, quattro a gennaio e quattro a febbraio. Diversificata la casistica: si va dalla vendita di auto “ringiovanite” con la manomissione del contachilometri (con l’attività investigativa che ha permesso di risalire a tre nomadi sinti in provincia di Padova) all’acquisto malriuscito tramite bonifico di una stufa a pellet su Ebay (nei guai un veronese), dai (presunti) acquisti tramite ricarica PostePay di un paio di Nike su Facebook (denunciato un barese), di una Playstation su Ebay (individuato un leccese) e di un Bimby su Subito.it (autore rintracciato un brindisino) alla truffa legata all’acquisto di una coppia di auricolari per iPhone sempre su Subito.it ma ricorrendo al bonifico su conto corrente postale (trentino, in questo caso, il denunciato). Anche la compravendita di un secondo Bimby ha creato più di un grattacapo a una persona locale, che su Facebook si è a sua volta fatta convincere a ricaricare una carta PostePay, operazione per la quale sono stati pizzicati due residenti in provincia di Benevento. Ricarica truffaldina (in questo caso su carta del Monte dei Paschi di Siena) pure per l’acquisto di una Playstation (la seconda del lotto) sulla piattaforma web Kijiji.it, a beneficio (almeno prima che fosse individuato dalla polizia) di un crotonese. Spazio anche a truffe più classiche (un pavese sparito, ma poi ritrovato dagli investigatori, dopo aver incassato la caparra per una macchina pubblicizzata su Autoscout e “venduta”, si è scoperto, una decina di volte), ma pure alla più moderna frode per “inversione dei ruoli” che aveva già colpito diverse persone della Busa (ne avevamo riferito una decina di giorni fa) e che viene attuata contattando utenti che hanno messo in vendita prodotti su siti specializzati sui quali i truffatori, fingendosi interessati, convincono i malcapitati inserzionisti a effettuare una procedura su atm di Poste Italiane o banca Unicredit che però anziché far arrivare dei soldi li fa finire sulla carta PostePay del truffatore.

Dal commissariato suggeriscono di evitare canali di pagamento quali PostePay o carte prepagate, preferendo metodi di pagamento che diano garanzie sulle transazioni, per esempio Paypal. Per quel che riguarda le auto, prima di qualsiasi accordo è il caso di visionare fisicamente il veicolo e i suoi documenti e di evitare bonifici alla cieca, preferendo assegni circolari consegnati in una sede Aci durante il passaggio di proprietà con consegna delle chiavi.

Sono sempre più numerosi i casi di truffe perpetrate online. Ma all’aumento delle denunce, corrisponde, per fortuna, anche una crescita degli autori identificati. M.CASS.















Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»