ARCO. «Lo sfalcio dell’erba è stato fatto da “Intervento 19”, ma senza glifosato non è facile risolvere il tutto in tempi rapidi e duraturi». Il sindaco di Arco Alessandro Betta risponde all’interrogazione dei consiglieri di minoranza Bruna Todeschi e Andrea Ravagni, che avevano chiesto lumi sullo sfalcio dell’erba «particolarmente alta lungo via Gazzoletti, via Provvidenza e via Indipendenza», a Caneve. «L’amministrazione ha avuto modo di verificare le situazioni che sono state evidenziate – spiega Betta - forse i firmatari non rammentano, però, che nella mozione del 29 ottobre 2015 relativa agli erbicidi nelle aree pubbliche, il Comune di Arco aveva scelto in maniera unanime di non utilizzare più il glifosato, un prodotto che è sempre stato impiegato e che tuttora viene utilizzato proprio per il diserbo». Una rinuncia che, inevitabilmente, ha reso più complessa la gestione dell’erba, ad esempio, sui bordi delle strade e nelle aree cimiteriali. «Si tratta di logica – aggiunge Betta - è facilmente comprensibile che a parità di forza lavoro, ma non potendo utilizzare il prodotto in questione nel senso pratico, vi sia stato un peggioramento della situazione: l’amministrazione ha più volte sollecitato i consiglieri per trovare una soluzione a tale questione, magari anche di poter utilizzare il glifosato in alcune aree e in determinati momenti, ma si sono sottratti a tale confronto». Il Comune ha effettuato alcuni test con metodi di diserbo alternativi, ma con risultati poco efficaci: «è di questi giorni la notizia che si potrebbe provare anche con l’acqua calda e l’aceto, tuttavia, nonostante le numerose segnalazioni empiriche, i risultati non paiono essere i medesimi che si avevano con il glifosato, motivo per cui abbiamo compreso che l'esito attuale è da imputarsi alla scelta che avevamo condiviso. Rinnoviamo sentitamente l’invito ad incontrarci per trovare delle soluzioni efficaci. Segnalare situazioni come questa non porta ad alcun risultato ufficiale ai fini della soluzione della questione». (s.bass.)