la testimonianza 

Positiva e asintomatica, l’odissea di una mamma imprenditrice

Dalla Valle di Ledro a Trento per fare un tampone preventivo prima di una visita programmata per la propria figlia. Non sono solo voci quelle che si rincorrono tra i vari studi medici di base e tra...



Dalla Valle di Ledro a Trento per fare un tampone preventivo prima di una visita programmata per la propria figlia. Non sono solo voci quelle che si rincorrono tra i vari studi medici di base e tra le persone che devono effettuare un tampone. Nell’Alto Garda la situazione appare fuori controllo e a dimostrare questa crisi è il racconto di una mamma di una famiglia della Valle di Ledro che, costretta per norma a fare un tampone preventivo prima di una visita specialistica programmata per la propria bambina, si è non solo vista spedire a Trento per riuscire ad avere in tempo il risultato, ma ha poi scoperto di essere risultata positiva, non dal proprio medico o dall’ufficio di riferimento sul territorio, ma dal medico della visita specialistica. Una positività, asintomatica, sua e non della bambina, che ha però costretto l’intera famiglia a rimanere in isolamento fra le mura domestiche per il periodo di quarantena, nell’attesa che il punto tamponi altogardesano la contatti per il successivo tampone.

A distanza di giorni, però, nessuno l’ha contattata ed ora, entrambi lavoratori autonomi, sono stati costretti a ricorrere ai ripari, assumendo personale per mantenere la propria azienda aperta.

«C’è qualcosa che non va - spiega la mamma -. Io non ho una carta che certifica la mia positività, sono dovuta andare a Trento per fare un tampone preventivo prima di una visita programmata per mia figlia, il medico di questa visita mi informa che non posso andarci, resto in quarantena e tutta la mia famiglia è a casa, sul divano, pur stando bene. Siamo costretti a correre ai ripari per il lavoro, con costi che il commercialista ci ha già detto che non saranno coperti. La pediatra dell’altro mio figlio mi chiede di dire, quando chiameranno, che anche lui ha avuto il raffreddore anche se non è vero, così verrà fatto il tampone anche a lui. Intanto saltano scuola, il tempo passa e non c’è organizzazione».

La regola, sembra quella di segnalare chiunque per il massimo scrupolo perché tutto, nel caos più totale, sembra già fuori controllo. L.O.













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