«Non abbiamo messo la testa sotto la sabbia» 

Gli ambientalisti contro il sindaco: «Sul vallo tomo non scaricare sugli altri le tue responsabilità» 



ARCO. Dopo le esternazioni del sindaco Alessandro Betta conseguenti l’ultimo evento franoso del monte Brione prende la parola Gilberto Galvagni, volto noto del mondo ambientalista arcense, che rende pubblica la lettera indirizzata al primo cittadino. Una lettera che vuole essere un appello. «Alt, fermati amico sindaco Alessandro - principia Galvagni con il suo inconfondibile stile - ti prego non sparare ad ogni pie sospinto e a zero contro i “soliti ambientalisti”. Se noi si tace non è che abbiamo messo la testa sotto la sabbia. Siamo più che consci che le cassandre continuano a parlare ed i mulini a vento continuano a girare e proprio per questo la nostra attenzione è e rimarrà sempre alta».

Galvagni si sfoga con il proprio sindaco e lo ammonisce per il comportamento e le frasi accusatorie che il primo cittadino avrebbe detto facendo pensare che i ritardi nella realizzazione del vallo tomo siano imputabili in massima parte agli ambientalisti. «Non rispondiamo ai tuoi continui e perseveranti attacchi istituzionali sulla stampa - continua Galvagni - le cose le abbiamo dette e ridette ed il ripeterle a iosa non produrrà nulla di positivo ma solo sterile ed inutile polemica. Sono le realtà dei fatti a parlare. I ritardi per la realizzazione del vallo tomo sono stati determinati da errori progettuali sulla cartografia, riscontrati anche a livello provinciale, per cui l’amministrazione comunale è stata chiamata a rivedere tali errori, non ultimo, la richiesta delle istanze superiori di una importante rivisitazione dei costi del progetto primario con il ridimensionamento dello stesso. Ciò ha ovviamente comportato dei ritardi».

Galvagni, nella sua lettera, spiega a Betta che la preoccupazione di chi la pensa come lui riguarda l’impatto ambientale dell’opera e non il fatto che gli ambientalisti siano contrari al vallo tomo. «Noi - scrive in conclusione della sua missiva Gilberto Galvagni - attraverso una lettura di tecnici operanti nel settore a livello europeo, abbiamo proposto un intervento che salvaguardi l’ambiente tutelando la sicurezza delle persone che è e deve essere primaria. Quindi caro sindaco, non scaricare le tue responsabilità sulle spalle di altri». (l.o.)

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