TORBOLE. Torbole si appresta ad ospitare una delle più note e longeve manifestazioni musicali di tutti i tempi. Martedì 10 luglio, a partire dalle 21.00, piazza Lietzmann farà infatti da palcoscenico all’unica tappa trentina del Cantagiro, la storica competizione canora organizzata da Enzo De Carlo e volta a promuovere nuovi talenti e nuove opere musicali del panorama italiano. L’evento, sostenuto dall’amministrazione di Nago-Torbole nell’ambito delle manifestazioni estive dedicate a residenti e turisti, porterà a Torbole cantanti tra i più talentuosi, selezionati da esperti del settore musicale, che si sfideranno per aggiudicarsi l’accesso alla finale nazionale di ottobre. In giuria, tra gli altri ospiti, ci saranno il sindaco di Nago-Torbole, Gianni Morandi, e Nick Casciaro, il cantante trentino finalista nel 2014 di “Amici” di Maria De Filippi. Non mancherà una parentesi dedicata all'umorismo, curata dal comico e barzellettiere vicentino Gianni “Jani” Bedin. Erano gli inizi degli anni '60: ispirandosi al Giro d'Italia di ciclismo, il geniale impresario Ezio Radaelli inventò il giro d'Italia della musica e dei cantanti, che prese proprio il nome di “Cantagiro”. La manifestazione, che nella sua prima edizione del 1962 fu vinta da Adriano Celentano, consisteva in una carovana canora itinerante che faceva tappa in tutte le regioni della penisola, proponendo una gara tra cantanti che venivano salutati da milioni di fan, e che si concludeva con l’appuntamento finale, solitamente a Fiuggi o a Recoaro Terme, in cui veniva incoronato il vincitore assoluto. Quell'evento che, al pari del Giro d'Italia di ciclismo, galvanizzava tutto il Bel Paese, ha visto in gara nomi importanti come Domenico Modugno, Claudio Villa, Lucio Battisti, Massimo Ranieri, Gino Paoli e Gianni Morandi, e rappresenta tutt’oggi una pagina luminosa della storia della musica italiana rimasta nell’immaginario di tutti gli italiani nel mondo. La kermesse canora, tra alti e bassi, ha raggiunto il 56esimo anniversario della sua esistenza e, se in passato apriva le porte agli arrivati, per così dire, ora, nelle sue selezioni che toccano circa 150 località della nostra Penisola, dà libero accesso a chi invece sta per arrivare. (s.bass.)