Ex Argentina, Bresciani attende ancora il rimborso delle spese 

Il caso ad Arco. Per il processo l’ex vicesindaco ha dovuto pagare di tasca propria 25 mila euro Ma l’amministrazione prende tempo per rifonderlo. Da qui l’idea di mettere in mora il Comune


Gianluca Riccci


Arco. Stefano Bresciani sta meditando se mettere in mora il Comune di Arco. A causa della vicenda giudiziaria relativa all'ex Argentina, infatti, deve ricevere 25mila euro come rimborso delle spese legali conseguenti al secondo grado di giudizio che l'ha visto uscire assolto. In questo caso la normativa prevede che sia il Comune, o l'assicurazione appositamente stipulata, a rifondere quanto anticipato dai suoi rappresentanti, ma l'ex vicesindaco, nonostante abbia più volte sollecitato chi di dovere a procedere in tal senso, non ha ancora visto un quattrino. Di qui l'idea di mettere in mora il Comune, che prima di pagare ha comunque voluto chiedere un parere di congruità delle parcelle dei legali all'Avvocatura dello Stato: «Anche se per assurdo non risultassero congrue - ha detto Bresciani commentando la situazione in cui si trova - almeno provvedano a rifondermi ciò che è ritenuto in campana con i parametri previsti. 25mila euro non sono bruscolini e la differenza fra averli in tasca e non averli è significativa».

Se non ha già proceduto con la sua azione, però, è perché le conseguenze dell'atto sarebbero piuttosto serie per lui e per coloro che si sono legati a lui nella imminente campagna elettorale: innanzitutto dovrebbe dimettersi da consigliere comunale, visto che la legge prevede incompatibilità; in secondo luogo dovrebbe rinunciare a ricoprire il medesimo incarico anche nella prossima amministrazione qualora venisse eletto, visto che risulta capolista del Patt. Un'azione, insomma, che pregiudicherebbe il suo futuro politico. Il Comune di Arco sta prendendo tempo perché la copertura assicurativa stipulata a suo tempo non era sufficiente a coprire questo tipo di spese, ragion per cui dovrebbe procedere a rifondere di propria tasca gli interessati operando una specifica variazione di bilancio e chiudendo così una vicenda che invece rischia di trascinarsi per qualche tempo ancora. Il timore che la Corte dei Conti abbia qualcosa da eccepire c'è e gli uffici comunali stanno lavorando per le necessarie verifiche. Nella medesima situazione di Bresciani si trova anche Tiziana Mancabelli: anche lei deve ricevere il dovuto rimborso, ma da mesi sta aspettando. Avendo raggiunto da poco le soglie della pensione, però, può permettersi di mettere in mora il Comune senza conseguenze negative. «Si tratta di una situazione paradossale - ha concluso Bresciani - per risolvere la quale basterebbe davvero un briciolo di buon senso».













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