Baratto, piace il «White Friday» 

Giochi, libri e abiti: un successo l’iniziativa dedicata ai bambini da Rotte Inverse


di Katia Dell’Eva


ARCO. È un successo per la terza edizione del “White Friday”, il baratto di giochi e oggetti per bambini, che si è tenuto questo weekend presso l’Aula Magna della scuola media di Prabi. E l’associazione organizzatrice Rotte Inverse parla già di un nuovo appuntamento, stavolta in versione estiva. Sono tanti i nonni, gli zii e i genitori che tra venerdì e sabato hanno portato vecchi giocattoli, abiti dismessi e libri all’evento, scambiandoli con tappi di sughero, con i quali hanno poi “acquistato” altri beni. «Ho due bambini piccoli, Arya e Noah» - racconta Huayra Tomio - «e di conseguenza anche un’enorme quantità di cose che non usano più ma che affollano casa. Portarle qui vuol dire darle a qualcuno che ne ha bisogno, che so che le utilizzerà». Nato proprio con l’idea di contrastare lo sperpero e il consumo, a favore, invece del riciclo, questo “venerdì bianco” è, come scherza un’altra mamma, Valentina Vivaldelli, «un modo più generoso per svuotare gli appartamenti». Ma oltre all’idea di far spazio nelle stanze dei più piccoli, sottolinea ancora Margherita Lega, «c’è dietro un ottimo esempio di cosa significa avere uno sguardo ecologico - per esempio io ho portato dei vestiti che a mio figlio Olmo non stanno più, e ho preso in cambio dei libri e un mappamondo -, ma ancora, anche un’occasione per incontrarsi e socializzare». Gran parte della riuscita della due giorni, infatti, deriva più che da volantinaggio e pubblicità, dal passaparola, dall’incontro delle persone. «Del resto il baratto non è altro che la forma più basica e umana di contatto e di commercio» - sostengono i membri dell’associazione arcense organizzatrice.

Soddisfatto per l’affluenza, il direttivo di Rotte Inverse pensa quindi già ad aumentare le giornate di scambio. «In passato ci siamo impegnati per un solo evento all’anno, ma a questo punto crediamo di poter tentare anche con un raddoppio: una data estiva, prima della chiusura delle scuole» - afferma Daniele Monetti, vicepresidente.

Ma dove va a finire tutto quello che nessuno si porta a casa? «Quello che è avanzato sarà la base per uno stesso evento, organizzati dalla proloco Quadra, nel Bleggio, il 28 gennaio» - continua Monetti. «A sua volta, poi, il residuo di quella giornata farà da “fondo” per il baratto di San Lorenzo in Banale, e così via, in una lunga catena fondata sul riuso». Ma l’associazione Rotte Inverse, come ci tiene a sottolineare ancora, in conclusione, il vicepresidente, «non si occupa solo di giornate di scambio come questa. Sempre sabato, un nostro socio, Marco Chiavassa, ha ad esempio tenuto delle lezioni per una classe prima e una classe terza qui di Prabi, dedicate alle energie rinnovabili e in particolare all’importanza del sole».













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