Area cani, “patata bollente” alla nuova giunta

dro. È un Consiglio lungo, acceso e che lascia i primi semi alla futura legislatura, quello che si è svolto lunedì sera a Dro. Quattordici, i punti all’ordine del giorno, sui quali i consiglieri si...


Katia Dell’eva


dro. È un Consiglio lungo, acceso e che lascia i primi semi alla futura legislatura, quello che si è svolto lunedì sera a Dro. Quattordici, i punti all’ordine del giorno, sui quali i consiglieri si sono animatamente scontrati, andando spesso e volentieri fuori argomento (fino allo spegnimento dei microfoni) e manifestandosi, ora che si è in dirittura d’arrivo, tutte le asprezze più o meno taciute per anni.

Tra questi, una serie fiume di mozioni per lo più scadute e ritirate, ma anche quei tre temi, quelli davvero trattati, per i quali poco si è potuto realmente decidere, se non l’impegno futuro per chi, dal prossimo maggio, andrà a ricoprire la carica amministrativa. Spetterà alla nuova Giunta e al nuovo Consiglio che usciranno dalle urne del 3 maggio, allora, trovare risposta alla richiesta avanzata dai 473 cittadini (nessuno presente in aula) negli ultimi mesi a proposito della creazione sul territorio di un’area dedicata al gioco e allo sgambamento per i cani.

«L’area individuata dai firmatari della petizione, ovvero il parco tra le scuole, non può essere destinata a questo scopo, in quanto a breve vi sorgerà un parco giochi» - ha spiegato il sindaco, Vittorio Fravezzi - «tutto ciò che si può fare è allora impegnare chi ci seguirà a individuare un’altra zona più idonea, approfittando intanto per una corretta educazione dei cittadini all’utilizzo di questo spazio, affinché non diventi una toilette a cielo aperto».

Sempre ai nuovi amministratori spetterà anche l’assegnazione – con data evidentemente da destinarsi – della cittadinanza onoraria alle sorelle Andra e Tatiana Bucci.

«Le due donne – ha spiegato l’assessore alla cultura Marina Malacarne -, nate a Fiume, furono portate ad Auschwitz quando avevano rispettivamente 4 e 6 anni e, nel corso della loro intera vita, si sono impegnate a promuovere la memoria e la pace soprattutto ai bambini e ai ragazzi. Proprio con questo scopo infatti, già nel 2014, vennero a Dro, per una serie di incontri con le scuole». Donne celebri, esempi per la comunità e la società, come quelle a cui il Comune si impegna a destinare le vie che d’ora in avanti dovessero sorgere all’interno dei suoi confini: «Non possiamo sconvolgere la toponomastica attuale – ha chiarito il sindaco, accogliendo la proposta avanzata dal Patt – ma possiamo sicuramente fare in modo di garantire una rappresentanza di genere su strade e piazze libere da denominazione».

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