Arco, il tendone crollato è ancora lì 

Il grande telone giace da nove mesi. L’avviso di Gardascuola: «Non siamo disordinati, ma non possiamo rimuoverlo»


di Leonardo Omezzolli


ARCO. È imminente l’inizio del nuovo anno scolastico ma gli studenti che varcheranno i cancelli del Padre Monti ad Arco, dove ha sede l’istituto Gardascuola, troveranno ancora ad attenderli la tensostruttura crollata a terra il 12 dicembre del 2017 in seguito ad una nevicata. Da allora il tendone, smontato nelle parti che erano ancora in piedi dopo il crollo, giace inerme circondato dai nastri di sicurezza posizionati dalle forze dell’ordine che avevano messo sotto sequestro l’area. A nove mesi di distanza nulla è cambiato e questa “bruttura”, che ha dapprima suscitato curiosità nelle famiglie degli alunni della scuola e ora anche rabbia, è stata contrastata con un bizzarro cartello collocato con l’intenzione di informare tutti che lo stato di fatto non è dovuto a una mancanza della dirigenza scolastica quanto al fatto di non potervi materialmente porre rimedio.

«Non è stato tolto il sequestro e quindi non possiamo metterci mano», spiega il presidente della Cooperativa Gardascuola Carlo Modena. Un chiarimento necessario e che ora si trova stampato su di un cartello collocato proprio sul perimetro del fu tendone: «Non siamo disordinati! Semplicemente non possiamo rimuovere i resti del tendone perché ancora sotto sequestro, dopo la sua demolizione successiva alla caduta neve dell’anno scorso. È brutto da vedere, ma non possiamo toccarlo. Pazientate!». Una trovata, necessaria, persino divertente e ironica, che però sottende una domanda cruciale: per quanto ancora questa “carcassa” rimarrà nel cortile?

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