Ufficiale la candidatura di Mattei 

Cda Fondazione, c’è anche il nome dell’ex sindaco. Critica anche l’associazione Busa Consapevole


di Leonardo Omezzolli


ARCO. Carta canta e tra i curriculum inviati per il rinnovo del Cda della Fondazione Comunità di Arco c’è anche quello di Paolo Mattei. La sua candidatura diventa quindi ufficiale anche se le critiche non si sono ancora arrestate e in ordine di tempo l’ultima perplessità viene sollevata dall’associazione La Busa Consapevole.

Quattordici profili per sette posti tra cui quello di presidente. Cinque nominati dal Sindaco e due dalla parrocchia di Arco. I candidati sono Antonella Genovesi, Luca Benini, Imelda Meneghini, Paolo Mattei, Claudio Divan, Omar Pelosi, Franco Proch, Maria Pia Amistadi, Marica Sartori, Enrico Leoni, Flavio De Pascalis e Stefano Bresciani.

Le espressioni di dissenso contro la candidatura di Paolo Mattei alla presidenza della Fondazione non sono ancora scemate nonostante sull’argomento in molti si siano espressi in queste settimane. La Busa Consapevole gruppo attivo sul territorio e organizzatore del Festival dell’Informazione ha voluto dire la propria scrivendo sul proprio sito alcune riflessioni. «Per giorni - scrivono - ci siamo documentati ed abbiamo letto gli sviluppi della vicenda, abbiamo tentato di comprendere le scelte secondo cui la maggioranza arcense avrebbe tentato di motivare la decisione, ed alla luce di tutto questo sentiamo il bisogno di esprimere alcune opinioni. Facendo così un passo indietro, abbiamo ripercorso la campagna elettorale del 2010 in cui Mattei e Morandini si contendevano la carica di sindaco e dove la civica per Mattei, di concerto con la coalizione, lanciava appelli alla comunità per garantire alla città di Arco un uomo superpartes, un uomo fuori dalle logiche di partito mosso dalla motivazione di un incarico istituzionale, dopo anni da manager alle Cartiere».

Messaggi che per La Busa Consapevole si sono rivelati «pura propaganda. Riteniamo - continuano - che la breve parentesi da primo cittadino di Mattei sia servita soltanto ad “ammorbidire” la transizione dell’ uomo-manager dalle Cartiere del Garda alla Burgo Group. La parentesi da uomo-pubblico si chiuse a distanza di un paio di anni dalla sua elezione, quando fulmineo e senza spiegazioni, rassegnò le dimissioni per motivi personali». Scelta che per l’associazione arcense creò amarezza in tutti coloro che diedero fiducia a Mattei. «Nella veste di sindaco di Arco - precisano - crediamo che Mattei abbia dato prova di grande capacità manageriale, pragmatismo e voglia di innovazione, ma - sottolineano - crediamo che un sindaco abbia una responsabilità di governo che sceglie di assumersi verso la propria comunità. Ed è proprio davanti ad aspetti etici e di coerenza mancanti all’uomo–manager, che nascono spontanee alcune perplessità sulla sua nomina a Presidente della Fondazione». Perplessità che hanno spinto in molti, compreso l’associazione La Busa Consapevole a guardare oltre, chiedendosi chi ci sia dietro questa candidatura. «Risulta più facile pensare - dichiarano - che tali scelte siano frutto di accordi politici e di partito, più che di un’attenta valutazione curriculare sulle qualità di una persona che dovrebbe occupare una presidenza delicata come quella della Fondazione. Possibile che davanti a tutte le critiche pubbliche sia solo Betta a dover “parare i colpi”?»













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