Tonelli: «Un ponte ciclabile sul Sarca» 

Il torbolano doc rilancia l’idea di sfruttare la struttura che sostiene il collettore fognario



TORBOLE. Prosegue il “disboscamento” dell'alveo del fiume Sarca da parte del Servizio Bacini Montani della Provincia.

In questi giorni i lavori, che stanno riscuotendo consensi, hanno riguardato anche un tratto di argine a sud della centrale elettrica del Linfano accanto alla frequentatissima pista ciclopedonale. Con la scomparsa della fitta vegetazione spontanea di alberi e cespugli è nuovamente visibile il bianco ponteggio, situato tra le due rive, di sostegno al collettore fognario di Nago che termina nel vicino depuratore. La possente struttura metallica non è sfuggita ai patiti delle “due ruote” e delle “scarpinate” che malgrado la temperatura invernale non sia accattivante, il passaggio è frequente.

Molti di loro hanno ipotizzato la possibilità di adattare il ponteggio fognario al transito delle biciclette e pedoni per raggiungere l'abitato di Torbole, evitando la trafficatissima statale priva di un percorso riservato alla miriade di ciclisti specialmente nel lungo periodo turistico. Diversi di questi appassionati hanno coinvolto il torbolano Gianfranco Tonelli, noto sportivo con la passionaccia per la mountain bike, che da qualche anno sostiene il progetto per utilizzare il ponteggio sul Sarca a favore delle due ruote.

«Per ora la mia proposta non è stata recepita dagli amministratori comunali e non comprendo il motivo perché la spesa di adattamento della struttura risulterebbe modesta e beneficeranno migliaia di persone di tutte le età – commenta sconsolato Gianfranco Tonelli – Di conseguenza, i ciclisti lungo la statale si muovono in spazi angusti, ristrettissimi, spesso impossibili, accanto all'interminabile e sempre presente colonna di automobili e mezzi pesanti nelle due direzioni di marcia dei quali, purtroppo, respirano i malsani e puzzolenti scarichi».

« La passerella alla centrale elettrica - prosegue ancora Tonelli - avrebbe il vantaggio di raggiungere il centro storico di Torbole ed il lungolago percorrendo la tranquilla via Strada Granda che termina nei pressi della ex Colonia Pavese. Di questa indispensabile struttura ciclopedonale dovrebbe interessarsi l'amministrazione Comunale di Nago-Torbole, competente sull'alveo sinistro del fiume, e quella di Arco, alla quale appartiene la riva opposta del Linfano. Con l'imminente stagione turistica i due enti municipali si attiveranno? – conclude Gianfranco Tonelli – Oppure la situazione rimarrà immutata ancora a lungo?». (a.cad.)

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