Poste, ammanco di 10.500 euro 

Torbole, l’ex responsabile di filiale accusata dall’azienda di appropriazione indebita



TORBOLE. È iniziato ieri il processo a carico dell’ex responsabile della filiale di Torbole delle Poste, L.T.A. le iniziali, accusata dall’azienda di essere responsabile di un ammanco di 10.565 euro. L’udienza di ieri a Rovereto di fronte al giudice Fabio Peloso, è stata in verità subito rinviata poiché per procedere per il reato di appropriazione indebita è necessaria la querela di parte, che le Poste dovranno quindi presentare per poter procedere contro la dipendente. Il fatto contestato risale a maggio del 2016, quando c’è stata una visita ispettiva all’interno della filiale di via Matteotti. Visita che è stata effettuata prima dell’apertura mattutina, quindi a “bocce ferme”. Nel corso del controllo, l’ispettore ha rilevato una discrepanza di 10.565 euro tra quanto dichiarato essere in cassa (le carte che certificavano la liquidità erano state firmata dalla stessa direttrice dopo la chiusura del giorno precedente) e tra quanto effettivamente presente. Subito dopo l’ispettore ha chiesto spiegazioni alla responsabile della filiale ricevendo – così ha testimoniato – solo confuse giustificazioni. Da quel momento non c’è stato più alcun contatto tra l’azienda e la dipendente. È quindi partita la denuncia nei confronti della donna.













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