L’ex biblioteca verrà demolita e ricostruita 

Riva, per l’intervento antisismico il Comune ha preferito un immobile ex novo Lavori al via lunedì. Zanoni: «Avremo una sala da 150 posti all’avanguardia»



RIVA. Nella mattina di lunedì ci sarà la consegna del cantiere, nei giorni seguenti inizieranno i lavori di demolizione e ricostruzione dell’edificio di viale Damiano Chiesa noto come ex biblioteca, che diventerà una moderna sala conferenze dotata di tutti gli impianti tecnologici necessari e al passo coi tempi anche in termini di sostenibilità ambientale (l'edificio avrà prestazioni in linea con la categoria energetica A). Il costo complessivo è di 470 mila euro .

Nato nel 1979 come mensa, l'edificio è conosciuto per essere stato sede della biblioteca, che lì si è trasferita nel 1991, quando la Rocca (in cui si trovava in precedenza) fu sottoposta a restauro. Lì la biblioteca è rimasta fino al 2004, quando è stata trasferita a palazzo Salvadori. Tra gli impieghi più curiosi, quello di sala consiliare, per un breve periodo all'inizio dei lavori di ristrutturazione del municipi. In seguito l'ex biblioteca è stata spazio ricreativo coperto della scuola e sala conferenze, oltre che sede di associazioni (in passato di Crea, il Centro ricerca educazione permanente adulti, e più di recente della sezione rivana dell’Utetd, l’Università della terza età e del tempo disponibile).

La decisione di demolire e ricostruire l'edificio è maturata in sede di valutazione rispetto al suo adeguamento sismico, nell'ambito del più ampio programma di adeguamento sismico degli edifici scolastici comunali: «A differenza della vicina scuola e della scuola e dell'auditorium Scipio Sighele -spiega l'assessore ai lavori pubblici Alessio Zanoni- in questo caso è risultato non conveniente adeguare l'esistente: avrebbe richiesto oltre 250 mila euro, più altri soldi per una serie di interventi legati a una più adeguata fruizione degli spazi. Inoltre una sala per convegni e conferenze degna di questo nome è necessaria, per cui abbiamo impostato il progetto alzando l'asticella, pensando anche all'opportunità, da parte di una pubblica amministrazione, di rigenerare il proprio patrimonio edilizio e di impegnarsi sulla strada della tutela ambientale e del risparmio energetico. Il nuovo edificio avrà caratteristiche energetiche, spazi e dotazioni tecnologiche incommensurabilmente migliori del precedente,eliminando finalmente i problemi di convivenza con i rumori della palestra. Per il resto, il suo utilizzo sarà invariato, destinato alla scuola durante il giorno, sede dell'Università della terza età nel tardo pomeriggio e di incontri pubblici, conferenze e convegni la sera. Questo intervento fa parte di quelli per cui, unico comune in Trentino, abbiamo chiesto e ottenuto allo Stato lo svincolo dal patto di stabilità, quindi l'autorizzazione a utilizzare l'avanzo di amministrazione».

Le dimensioni saranno invariate, il nuovo edificio avrà una superficie lorda complessiva di 317,5 metri quadrati mentre la sala riunioni, di 150 posti a sedere avrà una superficie netta di 180 metri quadrati. Il progetto è firmato dall'ingegner Simone Malacarne dello studio Fontana & Lotti Lorenzi di Riva. I lavori, eseguiti dall'impresa Chisté di Trento e seguiti per l'amministrazione comunale dal perito Marco Bertolini con la supervisione dell'ingegnere capo Sergio Pellegrini, dureranno circa sei mesi; nel contratto è stata inserita una clausola per la quale la parte più impattante dei lavori, ovvero la demolizione dell'edificio attuale e gli scavi per quello nuovo, dovrà essere ultimata entro l'inizio dell'anno scolastico, data dopo la quale l'impresa potrà accedere al cantiere unicamente da nord, così da evitare ogni possibile interferenza l'attività della scuola e i rischi relativi.















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