Canale, sistemato il “bochér” della polemica 

Posizionata una ringhiera, in arrivo fioriere e un colore più scuro. Il sindaco: «Attenzione sempre alta»



TENNO. «Ho trovato una grandissima disponibilità al dialogo e la ferma volontà di porre rimedio a una situazione di cui anche loro erano estremamente dispiaciuti». A parlare è il sindaco di Tenno, Giuliano Marocchi, che nelle scorse settimane tanto si è adoperato prima per porre rimedio alla bruttura causata da lavori di ristrutturazione poco oculati avevano creato proprio nel centro di Canale, su uno dei classici bochéri di una delle antiche abitazioni che si affacciano proprio sulla piazza di quello che è uno dei borghi d’Italia. «Si tratta di una coppia di danesi – spiega Marocchi – che, insieme all’architetto rivano Franco Bresciani, che segue i lavori, s’è messa subito a disposizione per rimediare al grossolano errore. Anche se, è opportuno sottolinearlo, la ristrutturazione non era ancora stata completata e non sono stati utilizzati né elementi in plastica né in alluminio, anche se da lontano l’occhio poteva essere tratto in inganno». E così, sulla finestra chiarissima (non realizzata in alluminio, ma in abete bianco non antichizzato), è stato steso uno strato di mordente scuro che, in breve, porterà il colore a una tonalità del tutto simile a quello delle altre imposte dell’edificio. Non solo. Necessaria per ragioni di sicurezza, ancor più che per questioni di estetica, sulla finestra è stata montata una ringhiera in legno che farà da parapetto e sulla quale, nei prossimi giorni, troveranno posto delle fioriere in legno, che renderanno l’intervento ancora meno impattante. «Non volevamo in alcun modo creare problemi» hanno spiegato i coniugi danesi, che tra qualche giorno scenderanno in Italia proprio per sincerarsi che gli ultimi interventi abbiano sortito l’effetto sperato. E cioè che siano il più possibile invisibili. Comprensibilmente soddisfatto Marocchi che, proprio in occasione della manifestazione “Rustico Medioevo”, ad agosto, era stato tra i tanti che avevano notato la bruttura e si era subito mobilitato per verificare autorizzazioni e regolarità dei lavori. Chiarito che il progetto rispettava le ferree regole fissate dall’ufficio Beni architettonici e che i lavori erano stati regolarmente autorizzati, il sindaco tennese era comunque intervenuto per sollecitare piccoli, ma importanti modifiche che eliminassero quell’autentico “pugno in un occhio”. «Canale – spiega il primo cittadino – è un patrimonio di inestimabile valore non solo per il nostro comune e il suo inserimento nella ristretta lista dei borghi più belli d’Italia spiega più delle parole quanto importante sia tutelarlo. Un impegno che l’amministrazione prende molto sul serio, mantenendo l’attenzione sempre alta. Non c’è e non ci sarà spazio a deroghe. La ristrutturazione è passata al vaglio degli uffici competenti e ora è tutto in regola». (p.t.)













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