«Bellutti, grande campionessa di umanità» 

Destinerà il Premio Rotary contro la corruzione e contro la discriminazione delle donne nello sport



RIVA. «Antonella Bellutti impersona i nostri ideali. Lei è la dimostrazione che con il coraggio si possono superare tutti i problemi... Un premio che è la celebrazione dei valori di spirito di sacrificio, di fede nel senso di credere in quello che si fa e di spirito di comunità che Antonella porta con sé... Sono gli stessi valori che impersonano il Rotary...». E lei, la vincitrice di due ori olimpici di ciclismo su pista, annuisce, sorride e ringrazia (con emozione, come sottolinea lei stessa) mentre le viene consegnato il Premio Rotary Trentino-Alto Adige/Südtirol. Un premio che gli 11 Club della regione assegnano ogni due anni a personaggi che rappresentano le eccellenze del nostro territorio. E lei, Antonella Bellutti, lo è davvero. Non solo per i suoi grandissimi successi nello sport (partendo dall’atletica leggera per passare poi al ciclismo e concludere con il bob a due femminile (una nuova disciplina olimpica grazie a lei), ma anche per il suo impegno che l’ha portata (e la porta) a battersi per uno sport più pulito, a colmare il divario della tutela della donna nello sport rispetto all’uomo («bambine e donne hanno bisogno di autostima e nessuno può negare loro l’opportunità di essere campionesse della loro vita»), a lottare contro la corruzione anche nello sport. Un impegno riconosciuto anche dai Rotary della regione che le hanno assegnato il premio di 15 mila euro giunto alla sedicesima edizione. Premio che Antonella Bellutti non terrà per sé ma che dovrà consegnare ad associazioni. La campionessa di ciclismo, dopo il saluto in italiano e in tedesco (è nata a Bolzano e ora gestisce l’ottocentesca locanda di famiglia ad Andogno frazione di San Lorenzo in Banale) ha ricordato i suoi esordi nello sport (a 15 anni era già nella squadra assoluta nazionale di atletica leggera) «un bene prezioso per le giovani generazioni» che ha segnato e continua a segnare la sua vita. Perché i veri campioni non smettono mai di esserlo. E «Antonella incarna quei forti valori etici che la vedono ancora oggi impegnata quale ambasciatrice di uno stile di vita sano ed attivo». La sua scelta vegana è stata «la miglior scelta della vita che mi ha consentito di mettere a fuoco le qualità della vita e dello spirito...» L’impegno sportivo, etico e nella salute si tramuterà nella destinazione del premio Rotary «a favore di chi si batte contro la discriminazione delle donne nel mondo sportivo, a sviluppare iniziative sulle scelte nutrizionali rispetto alle performance sportive, a finanziare un progetto pilota per applicare norme anticorruzione per un mondo sportivo più virtuoso». Alla cerimonia di consegna del premio e di un’opera di Adolf Vallazza, erano presenti, tra gli altri, quattro governatori, presidenti dei club locali e da fuori regione, la senatrice Donatella Conzatti e l’assessore provinciale Tiziano Mellarini. (g.r.)













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