al consiglio di stato 

Appalto per il Municipio  il Comune perde il ricorso

NAGO-TORBOLE. Il municipio di Nago-Torbole è ormai prossimo all’apertura e, parallelamente, sembra essersi conclusa, con una vittoria a metà che lascia l’amaro in bocca a tutte le parti coinvolte,...



NAGO-TORBOLE. Il municipio di Nago-Torbole è ormai prossimo all’apertura e, parallelamente, sembra essersi conclusa, con una vittoria a metà che lascia l’amaro in bocca a tutte le parti coinvolte, anche il lungo contenzioso che ormai da due anni vedeva protagonista il nuovo edificio del Comune.

Iniziata nel 2017 con il primo ricorso al Tar, nel quale le ditte Damiani – Holz&Ko Spa e I.T.I. Impresa Generale Spa chiamavano in causa il Comune di Nago-Torbole e la Provincia (nello specifico gli uffici dell’Apac, l’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti), l’iter termina quindi ora con la sentenza, al secondo grado amministrativo, del Consiglio di Stato, che ribalta la precedente decisione e dichiara il raggruppamento di imprese Rti “ingiustamente escluso”.

A origine del tutto, infatti, l’estromissione dalla gara di appalto per la realizzazione dei lavori della Damiani – Holz&Ko, pur risultata vincente secondo il criterio dell’assegnazione al ribasso, a causa di un errore formale – l’inserimento di una lista di prezzi in una busta piuttosto che in un’altra -, e l’affidamento dell’opera alla Mak Costruzioni Srl di Lavis. A settembre 2017, poi, la sentenza del Tar che rigettava l’annullamento del procedimento, dando ragione a Provincia e Comune, oggi invece rovesciata dal Consiglio di Stato, in favore delle parti escluse.

Eppure, la sensazione resta, per tutti, quella di una vittoria a metà. Se formalmente a perdere è l’amministrazione pubblica, condannata al pagamento delle spese legali (5mila euro per la Provincia di Trento e 5mila euro per il Comune di Nago-Torbole), anche per due ditte manca la piena soddisfazione: da una parte, non si vedranno assegnare nulla del risarcimento richiesto di 270mila euro, dall’altra, non avranno la possibilità di ottenere l’inserimento a contratto, essendo l’edificio prefabbricato ormai terminato. Ad aggiungere malcontento, infine, le minoranze consigliari, che si scagliano, tra social e dichiarazioni, contro gli sperperi eccessivi del Comune di Nago-Torbole.

«Ci accusano di spese a sei cifre che sfiorano i 400mila euro» - ribatte pertanto Morandi - «ma qui parliamo di un esborso di soli 5mila euro, tra l’altro neppure frutto di un nostro errore, bensì dell’applicazione di una norma provinciale che ora, secondo il parere dei giudici, viene, su scala nazionale, disapplicata. E poi» - conclude il sindaco - «una cattiva amministrazione è quella che avrebbe atteso la risoluzione dei contenziosi e che oggi avrebbe ancora da avviare l’intero iter di appalto, non quella che ha già un’opera pronta». (k.d.e.)

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