«Al Ciclamino niente rischi per l’ambiente» 

L’assessore Dallapiccola risponde al consigliere Cia in merito ai lavori sulla pista di Pietramurata



DRO. «Uno scempio all’interno di un’area boschiva». Così, il consigliere provinciale Claudio Cia descrive le operazioni di ampliamento del Metzeler Offroadpark di Pietramurata in un’interrogazione datata lo scorso maggio, palesando molteplici dubbi sulla loro effettiva necessità e sui controlli relativi ai lavori. Un progetto di miglioria della pista, volto ad accogliere, per la prossima estate, non più solo i campionati mondiali di motocross e di trial, ma anche di enduro, a cui la Provincia affida, come riconferma la risposta ufficiale dell’assessore a agricoltura, foreste e turismo Michele Dallapiccola, il suo pieno sostegno. «La pista fu a suo tempo accettata con fatica dai residenti, sia per gli interventi invasivi fatti, sia per il drammatico impatto dal punto di vista dei rumori e delle emissioni dei veicoli, oltreché sul traffico in concomitanza con le gare - scrive Cia - quel che quindi si fatica a comprendere è come mai a nord-est di quest’area sia stata autorizzata un’ulteriore espansione, probabilmente non necessaria, che causa visibile sofferenza nella vegetazione». Sollecitato da quegli stessi cittadini, il consigliere provinciale si era infatti recato personalmente, negli scorsi mesi, nella zona per un sopralluogo, constatando, come si legge ancora, «che una serie di operai stavano accatastando legna derivata da alberi ormai già abbattuti». Un’azione, questa, che – a detta di Cia - «andando ad intaccare l’integrità del bosco di latifoglie autoctone, lascia spazio a piante “aliene” come l’ailanto, causando perdita nella biodiversità», e che lo spingeva a domandarsi se, «esista un progetto relativo ai lavori in corso, se siano state rilasciate autorizzazioni in merito». E risposta affermativa giunge oggi dalla Provincia. Secondo Dallapiccola, infatti, «l’area, con una superficie complessiva di circa 47 mila metri cubi di bosco, non presenta, in seguito a quanto rilevato dallo screening dell’Ufficio per le valutazioni ambientali, particolari criticità». In tal senso, dunque, i lavori di miglioria e ampliamento che prevedono, da progetto, recinzione, delimitazione interna con staccionate, impianto di illuminazione e uno spazio per il lavaggio delle moto, non andrebbero a interessare una zona protetta dal punto di vista ambientale. La destinazione ad uso sportivo, inoltre, verrebbe confermata, oltre che dal Prg, dalla Provincia che «concedendo un contributo di 157.950 euro (65% della spesa), vincola l’area per 15 anni». (k.d.e.)













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