Puez-Odle e Val di Funes, mosche bianche del turismo dolomitico

12118633_10153746069726204_3072741839565218320_n



"Giardino d'infanzia" e prima palestra di Reinhold Messner, non a caso protagonista dello splendido affresco-intervista del bravo Matteo Serafin che costituisce il pezzo forte della monografia. Ma anche "mosca bianca" dal punto di vista turistico nelle tutelatissime - e assieme sfruttatissime - Dolomiti dell'Alto Adige Suedtirol. E' dedicato ai gruppi Puez - Odle l'ultimo numero di Meridiani Montagne, la favolosa rivista diretta da Marco Albino Ferrari. Un paradiso davvero incontaminato, le montagne racchiuse tra passo delle Erbe a nord, passo Gardena a sud, dalla Val Badia a est e dalle valli Gardena e di Funes a ovest. Nel suo editoriale, Ferrari parte giustamente dal "no" che nel 1975 fermò il collegamento con le piste della Val Gardena. La Val di Funes e il parco naturale Puez-Odle diventarono (o restarono) così meta di un turismo diverso, slow ante litteram, dimostrazione quasi scomoda che la prima industria delle Dolomiti può funzionare anche senza auto e senza impianti di risalita. Rivista da veri amanti della montagna, Meridiani dà spazio ovviamente alla dimensione alpinistica, ma anche ad interviste che possono conquistare il grande pubblico come quella all'altro Messner, Heindl, che da giovane arrampicava con il grande Reinhold ma poi, da bravo primogenito, è rimasto legato alla realtà del suo maso di San Pietro di Funes. O al servizio sulla ferrovia della Val Gardena, a testimoniare l'attenzione ad una dimensione turistica diversa da quella imperante.













Scuola & Ricerca

In primo piano