L'Aquila Basket ci offre un appuntamento con la storia: Trento, non perderlo



Un primo sentore, nemmeno troppo vago, lo avemmo dopo la “notte magica” di Sassari. Commentando l’approdo in semifinale contro l’Olimpia Milano, scrivemmo testualmente «con questi ragazzi non ponete limiti alla provvidenza». Qualche giorno dopo, chiosando le parole proferite da Maurizio Buscaglia dopo il rinnovo («tre anni per arrivare al top»), fummo ancora più espliciti: «l’Aquila Basket può giocare per il titolo, se non per questo, per uno dei prossimi».

Un azzardo? Di questo passo, il rischio sarà l’eccesso di prudenza. Con la Dolomiti Energia in vantaggio 2-0 alla vigilia dei due incontri casalinghi di gara-3 e gara-4, l’eventualità che Trento chiuda la serie in proprio favore – addirittura in sole quattro partite – non è poi così remota.

Non nascondiamocelo: servirà la migliore Aquila Basket di sempre. Il grande ex Pascolo e compagni non possono giocare ancora male come hanno fatto in gara-1 e gara-2. Ma anche la Dolomiti Energia ha margini di miglioramento: all’appello manca ad esempio il Sutton del girone di ritorno. Ma l’arma in più sulla quale la squadra di Buscaglia dovrà assolutamente poter contare, stasera e mercoledì, è la spinta del pubblico del PalaTrento, giustamente sold out e – lo auspichiamo vivamente – ma necessariamente caldissimo. È un appuntamento con la storia, Trento non può perderlo.













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»