Povertà energetica, “l’Osservatorio nazionale coordinato dal gruppo Gse”



Quotidiano Energia - L’Osservatorio nazionale sulla povertà energetica previsto nella bozza di Piano energia-clima “dovrebbe essere coordinato, secondo noi, dal gruppo Gse”, un soggetto con “specifiche skill energetiche”. La governance dell’istituto, inoltre, va allargata ad “Arera, Enea, Rse e Università di rilievo”. È quanto detto oggi (6 marzo) dal sottosegretario al Mise Davide Crippa, intervenendo nel corso del convegno “Luce sulla povertà energetica”, promosso da Canale Energia e Adiconsum. Per Crippa la strada dell’automatismo per i bonus energetici “è la più semplice ma comporta un onere di alcune centinaia di milioni sulle bollette”, nelle quali occorre invece “ridurre le componenti improprie per non gravare sul consumatore”. Tra le altre misure che possono incidere favorevolmente sulla povertà energetica, secondo il sottosegretario, anche l’efficientamento dell’edilizia popolare (anch’esso nel Piano energia-clima), il reddito di cittadinanza (“un primo passo per aiutare” chi ha bisogno) e il Fondo nazionale efficienza energetica, per il quale “oggi o domani sarà trasmesso al Mef” il relativo decreto. Favorevole a “un coordinamento o una regia” sulla povertà energetica è anche il presidente di Arera, Stefano Besseghini, che ha sottolineato le molte sfaccettature del problema e quindi la necessità di soluzioni differenti da mettere in campo, a partire dalle opportunità aperte dalla digitalizzazione. Da Adiconsum è arrivata la richiesta di intervenire in primis sulla bolletta. Bisogna “rivedere l’assetto tariffario”, secondo il presidente Carlo De Masi, “in funzione della strategia energetica” che il Paese deciderà di seguire. Inoltre, “ci sono troppi operatori nel mercato energetico” e bisogna porre attenzione “ai servizi aggiuntivi”. Per quanto riguarda i bonus, infine, De Masi si è detto favorevole all’automatismo e “il costo da sostenere” può essere coperto “dalle giacenze delle bollette elettriche”. Sulla stessa linea Simone Baldelli, esponente FI in IX commissione della Camera, che ha sostenuto l’automatismo del meccanismo prima con un emendamento alla legge di bilancio, non approvato, e poi con la presentazione di una proposta di legge specifica. Inoltre, “serve una riflessione sui costi fissi in bolletta: ci sono voci che avrebbero più senso nella fiscalità generale”. Infine Dario Tamburrano, europarlamentare del M5S, che ha sottolineato i molti interventi normativi sul tema della povertà energetica approvati a livello comunitario. “Questa legislazione europea è stata proficua sull’energia ma resta da fare molto”.  Hanno preso parte all’evento di oggi anche Luigi Gabriele (Adiconsum), Marina Varvesi (Progetto Smart-up/Assist), Serena Rugiero (Fondazione Di Vittorio), Marine Cornelis (Next Energy Consumer), Pierpaola Pietrantozzi (Adiconsum), Massimiliano Girolami (Anci), Dario Noschese (Progeu), Livio De Santoli (Università Sapienza). 









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