Portale offerte, sarà più agevole il confronto tutela/libero



Quotidiano Energia - A seguito degli incontri svoltisi nei mesi scorsi in seno al comitato tecnico consultivo, l’Arera ha deciso di intervenire sul funzionamento del Portale offerte venendo incontro ad alcune richieste dei consumatori domestici e degli operatori. In particolare, sul primo fronte la delibera 85/2019 stabilisce di rendere più agevole il confronto tra prezzi in tutela e prezzi sul libero. A tal fine, l’AU dovrà “implementare una modalità di rappresentazione della spesa correlata a tali servizi che consenta all’utente che faccia una ricerca come cliente domestico un’agevole visualizzazione della stessa rispetto alle altre offerte oggetto della ricerca, anche in presenza di offerte fisse”. Rimane invece invariata l’attuale modalità di visualizzazione per i clienti non domestici, “in coerenza con le osservazioni ricevute dalle associazioni rappresentative”, sottolinea l’Autorità. Il Regolatore accoglie poi la richiesta degli operatori di poter disporre degli indici forward adoperati per il calcolo della spesa delle offerte variabili “senza incorrere in costi aggiuntivi che potrebbero non essere trascurabili soprattutto per gli operatori di minori dimensioni”.  I relativi parametri di riferimento dovranno essere definiti “da un soggetto terzo secondo criteri di oggettività, verificabilità e rappresentatività dei mercati all’ingrosso”. La delibera prevede inoltre una semplificazione degli adempimenti richiesti all’AU per la condivisione in modalità open data delle informazioni sulle offerte, rimettendo al gestore del Portale la scelta del formato non proprietario con cui mettere a disposizioni tali informazioni. L’AU dovrà infine individuare “specifiche modalità di visualizzazione di tali offerte secondo criteri che garantiscano la parità di trattamento tra i venditori”. Tutte le modifiche saranno efficaci entro 30 giorni dalla pubblicazione della delibera, avvenuta ieri.









Scuola & Ricerca



In primo piano

i dati

Sanità, il Trentino continua ad attirare pazienti di fuori provincia: nel 2022 saldo positivo di 2 milioni

Aumenta il ricorso alle strutture private convenzionate. Liste d'attesa: miglioramenti potrebbero arrivare dal 5% di ritenuta sui compensi per l'intramoenia

IL FENOMENO. In Trentino è boom delle prestazioni private
IL CASO. Punti nascita, i parti sono pochi e costano tanto. Richiamo della Corte dei conti
IL CROLLO. Covid, in Italia ancora calo di casi e decessi: quanto è lontano l'incubo pandemia!