CO2 navi, finanziamenti solo se in linea con i target Imo



Quotidiano Energia - “Poseidon Principles”. Sono i principi cui hanno aderito oggi alcune delle maggiori banche mondiali attive nel settore navale, che con l’iniziativa allineeranno le proprie strategie di finanziamento all’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 (-50% al 2050) stabilito dalla International Maritime Organization (Imo) un anno fa. Le 11 banche in questione - Citi, Société Générale, Dnb, Abn Amro, Amsterdam Trade Bank, Crédit Agricole Cib, Danish Ship Finance, Danske Bank, Dvb, Ing e Nordea – detengono un portafoglio di finanziamenti nello shipping di 100 miliardi di dollari, circa il 20% del totale mondiale, e prevedono “nel prossimo futuro” l’adesione ai “Poseidon Principles” di altre istituzioni finanziarie, anche asiatiche. “Questi principi non solo serviranno alle nostre istituzioni per migliorare i processi decisionali a livello strategico, ma anche per sostenere un futuro migliore per l’industria navale e la società nel suo complesso”, ha commentato il presidente del comitato Poseidon Principles e responsabile Shipping & Logistics di Citi, Michael Parker, mentre il vice-presidente del comitato e direttore Shipping & Offshore di Société Générale, Paul Taylor, ha spiegato che l’iniziativa “permetterà alle banche di ridurre i rischi dei loro portafogli in linea con la transizione ‘verde” del settore navale”. Una nota sottolinea che i “Poseidon Principles” – messi a punto dalle banche assieme agli armatori A.P. Møller Mærsk, Cargill, Euronav, Lloyd’s Register e Watson Farley & Williams e i consulenti Global Maritime Forum, Rocky Mountain Institute e University College London Energy Institute - fissano in particolare standard per valutare se il portafoglio di prestiti delle istituzioni finanziarie sia in linea con gli obiettivi climatici, costituendo così “un importante strumento per la gestione dei rischi di investimento”.









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