Blockchain, le opportunità per l’energia



Quotidiano Energia - Secondo recenti studi la Blockchain “possiede i requisiti per rivoluzionare il settore energetico” e ha “la potenzialità di  modificare in tempi brevi le modalità tradizionali di stipula e adempimento di molti contratti commerciali”.  Parte da questa premessa la Conversazione “#Blockchain e i contratti intelligenti: uno sguardo al mercato dell’energia” organizzata ieri a Roma da Aiden in collaborazione con Edison. Il ruolo delle piattaforme dati, degli smart contract e dei modelli Peer-to-Peer sono stati tra gli argomenti affrontati, unitamente alle recenti novità introdotte dalla nuova disciplina europea nel quadro dell’iniziativa Clean Energy for All, con profili normativi innovativi per il mercato elettrico che aprono a nuovi modelli di produzione e consumo dell’energia, con un ruolo sempre più proattivo del consumatore finale. Un incontro, spiega una nota, che ha cercato di affrontare i diversi interrogativi che iniziano a porsi: come questi nuovi strumenti si andranno ad interfacciare con la normativa in tema di sicurezza e protezione dei dati (Gdpr) o rispetto alla necessità di trovare un equilibrio fra innovazione e tutela dei consumatori. All’inizio dei lavori, coordinati da Piergiuseppe Biandrino (vice presidente di Aiden) e da Marco Margheri che ha fatto gli onori di casa, Luigi Gabriele (public affairs Adiconsum) ha illustrato i principi della “conoscenza distribuita” e introdotto la Blockchain soffermandosi sulla storia e sull’evoluzione della Dlt (Distributed ledger technology). Valeria Palmisano (responsabile relazioni istituzionali con la Ue di Edison) ha invece sottolineato come la nuova disciplina europea sul mercato elettrico, sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica di recente adozione a Bruxelles (il Clean energy package) abbia introdotto una serie di elementi abilitanti per la digitalizzazione dei modelli decentrati di produzione e consumo dell’energia (Peer-to-Peer) che dovranno ora essere recepiti negli ordinamenti nazionali. Gilberto Nava (co-chair IP, Tmt, data protection department di Chiomenti) ha posto l’accento sull’analisi della natura e degli elementi strutturali, informatici e tecnologici che possono caratterizzare le diverse tipologie di blockchain. Inoltre, guardando alle funzionalità che sono state gradualmente rese disponibili, Nava ha dettagliato il percorso evolutivo negli ultimi anni, illustrando infine alcune possibili applicazioni pratiche nel settore energy, partendo dalle più recenti innovazioni normative a livello europeo e giungendo ad alcuni possibili utilizzi per la semplificazione dei processi tra privati e tra privati e pubblica amministrazione. Lorenzo Parola (partner e responsabile european energy and utilities di Paul Hastings) ha illustrato alcuni profili giuridici relativi a blockchain e smart contract, con un accento su alcune criticità legate all’assenza di riservatezza e anonimato. Infine sono stati illustrate le prime applicazioni di blockchain e smart contract nel settore energy (microreti, trading, ecc.), delle piattaforme blockchain maggiormente diffuse e dei relativi accordi di licenza. Francesca Benatti (professore associato di diritto privato comparato all’Università di Padova) si è infine concentrata in particolare sulla definizione di contratto ex art. 1321 c.c. e sui necessari cambiamenti che l’applicazione degli smart contract dovrà determinare con riferimento anche al contratto del consumatore.









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