Agsm, arrivano le dimissioni dei consiglieri



Quotidiano Energia - Dopo alcuni giorni di attesa è infine arrivata a una svolta la vicenda Agsm. Oggi, infatti, si sono dimessi i 4 consiglieri che sabato scorso avevano sfiduciato il presidente Michele Croce. Una mossa volta a far decadere l’intero Cda, per riformarlo con un nuovo nome alla presidenza. Il sindaco Federico Sboarina ha parlato di “mancato clima di fiducia fra amministratori e con il socio” sottolineando che “per il bene dell'azienda in un momento di scelte strategiche serve un Cda efficiente e non litigioso”. Tra le scelte strategiche più importanti, come noto, figurano l’aggregazione con Aim Vicenza e l’offerta per gli asset Ascopiave, deal che potrebbero convergere in un unico grande progetto con il possibile coinvolgimento di A2A. Da questo punto di vista, ieri in Consiglio comunale Sboarina ha affermato di “non avere mai escluso aggregazioni che vadano anche oltre Vicenza e Treviso” e di avere “chiesto è di approfondire una serie di questioni perché ci sono vari tipi di aggregazioni e vari tipi di partner che sono peraltro molto disponibili perché Agsm è un’azienda interessante”. Dopo avere confermato che prima di essere sfiduciato Croce era andato a Milano (evidentemente per discutere del progetto con A2A), il sindaco ha anche sottolineato che “Amia non ha chiuso il ciclo dei rifiuti e i percorsi aggregativi devono tenere conto soprattutto della salute di aziende che fanno parte del gruppo”. Chiaro riferimento all’ipotesi di un accordo per utilizzare il termovalorizzatore di Brescia, di proprietà di A2A. Ora si attende il nome del successore di Croce, che avrà il compito prioritario di portare avanti questi delicati dossier.









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