garda jazz festival 

Il duo Hawkins-Mitelli prima di Bosso 

Oggi in Rocca, domani al Palacongressi con il trombettista


di Giuseppe Segala


RIVA DLE GARDA. Il Garda Jazz Festival si avvia alle sue ultime battute dopo due settimane di intensa programmazione, mettendo in cartellone due concerti da non mancare: oggi, venerdì 10 agosto, con il duo Hawkins-Mitelli al cortile della Rocca di Riva; domani al Palacongressi rivano con il gruppo Origami del vocalist Joe Barbieri, che ospita la tromba pirotecnica di Fabrizio Bosso. Ma non dimentichiamo l’appendice del prossimo 21 agosto a Pieve di Ledro, dove sarà ricordato e omaggiato Maurizio Bestetti, bluesman indimenticabile per carisma ed energia, scomparso prematuramente lo scorso gennaio. Due concerti dei giorni passati meritano di essere conservati nella memoria: il trio guidato dal chitarrista Enrico Terragnoli e il solo di pianoforte di Umberto Petrin. Il primo, a Canale di Tenno, coadiuvato dagli ottimi Rosa Brunello al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria, ha tracciato un percorso intenso tra improvvisazione e composizione, toccando con coerenza narrativa jazz e rock progressivo, blues e country. Il secondo, nella chiesetta della Ss. Trinità di Nago, ha spaziato con altrettanta congruenza narrativa tra Monk, Ellington, Debussy e Scriabin, usando il proprio strumento come una mirabile tavolozza di colori e umori.

Per restare in tema di pianoforte, il giovane musicista britannico che questa sera si produrrà nel duo con la tromba di Gabriele Mitelli è senza dubbio uno dei talenti più saldi della nuova scena europea: Alexander Hawkins ha già al proprio attivo una serie di Cd a proprio nome, che ne mettono in risalto l’intelligenza musicale, oltre che l’impeccabile preparazione. Vanta inoltre una serie di collaborazioni con alcuni mostri sacri dell’improvvisazione, tra cui il sassofonista Evan Parker, il trombettista Rob Mazurek, il batterista Han Bennink, oltre che con significativi esponenti della scena più recente, come il trombettista Taylor Ho Bynum e il batterista Harris Eisenstadt. L’incontro con il nostro Mitelli risale a circa un anno fa, con le esibizioni per i festival Novara Jazz e Lagarina Jazz. Ha dato luogo a una sintesi interessante tra elementi di grande raffinatezza esecutiva e ingredienti più estroversi, più comunicativi. Il trombettista bresciano, premiato nel 2017 con la vittoria nella sezione nuovi talenti del Top Jazz italiano, è un vulcano di creatività: vanta tra le sue collaborazioni quelle con Ralph Alessi, Markus Stockhausen, Chris Speed, Gianluca Petrella. Tra le sue realizzazioni più recenti spicca l’ottimo quartetto ONG, con Enrico Terragnoli e Gabrio Baldacci alle chitarre e Cristiano Calcagnile alla batteria.

Il concerto di domani al Palacongressi di Riva mette in scena un personaggio poliedrico come il vocalist e chitarrista Joe Barbieri, che si colloca nella migliore tradizione italiana della canzone d’autore, tenendo al contempo uno sguardo attento sul jazz e sulla musica brasiliana. Ospite d’onore della serata, il trombettista Fabrizio Bosso: con lui lo strumento pulsa di virtuosismo, si avventura in acrobazie spericolate, modella timbri e sfumature di raffinata filigrana. Fin dall’inizio della sua carriera, Bosso può vantare collaborazioni importanti, come quelle con Gianni Basso, Enrico Pieranunzi, Charlie Haden, Carla Bley. Oggi è apprezzato anche oltre l’ambito del jazz, per le sue collaborazioni con Sergio Cammariere, Renato Zero, Fabio Concato.













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