Meloni premia istituti enologici di Marsala e delle Marche



(ANSA) - VERONA, 15 APR - Gli studenti dell'Istituto statale secondario superiore A. Damiani di Marsala (Trapani) insieme a quelli dell'Iis Giuseppe Garibaldi di Macerata e del Vivarelli di Fabriano (Ancona), selezionati dal Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) e vincitori della settima edizione del concorso enologico Masaf-Istituti agrari, sono stati oggi premiati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni all'Auditorium di Veronafiere in occasione di Vinitaly 2024, alla presenza dei ministri dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara e dell'Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e in collaborazione con la Rete degli istituti agrari.
    "Festeggiamo questa splendida giornata di formazione in occasione della prima Giornata del made in Italy - ha detto il ministro Valditara - con tutta la scuola italiana, fra le prime al mondo in assoluto, che fa ricerca e fa innovazione, con alle spalle un settore, quello vitivinicolo, che vale 4-5 miliardi.
    Ho visto delle innovazioni meravigliose nelle scuole che stanno facendo ricerca per migliorare il prodotto italiano, sviluppandone il marketing. Oggi facciamo anche una sintesi molto importante dal punto di vista culturale tra scuola, impresa, formazione e mondo del lavoro". Una prima giornata del made in Italy che, ha sottolineato il ministro Lollobrigida, "abbiamo scelto di celebrare con le scuole consolidando il percorso di questi 18 mesi di governo: negli eventi abbiamo scelto di sostituire hostess e steward - e non me ne vogliano queste figure professionali - con i ragazzi degli istituti di Agraria e dell'Alberghiero. Sono straordinariamente preparati e ci mettono una passione poi riconosciuta da tutti i presenti in quanto sono gli imprenditori e i produttori agricoli del futuro.
    Oggi - ha lamentato Lollobrigida - nei palazzi di vetro a Bruxelles non si riesce sempre a vedere il verde i campi coltivati e si è smarrita l'esperienza dei padri fondatori dell'Europa che misero l'agricoltura al centro delle politiche comunitarie. A Bruxelles, grazie alla richiesta dell'Italia espressa dal presidente Meloni il 21 marzo, il giorno del patrono d'Europa San Benedetto, si è tornati a parlare di agricoltura ai massimi livelli e quindi a parlare di un futuro che dobbiamo creare e sviluppare". (ANSA).
   









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