Automobilismo

Zandonà è un abbonato alla vittoria

Il pilota fa suo anche il primo Slalom Val di Sole, precedendo Zanoni e il meranese Gurschler



DIMARO. Cambiano le località, cambiano i tracciati e le condizioni atmosferiche, ma Enrico Zandonà e la sua Formula Reynard 883 non mancano mai l’appuntamento con il successo. Anche nella prima edizione dello Slalom Val di Sole, organizzato dalla scuderia Adige Sport in collaborazione con il Comune di Dimaro Folgarida, l'Apt Val di Sole e le Funivie Folgarida Marilleva, il pilota veronese ha piazzato la zampata vincente, iscrivendo così il primo nome in cima all’albo d’oro di questa manifestazione. Se una settimana fa alle pendici del Monte Bondone il suo distacco dal secondo era stato significativo, questa volta il successo ha dovuto sudarselo di più, dato che il conterraneo Alessandro Zanoni su Kawasaki Gloria è giunto ad appena 2 secondi e 3 centesimi da lui. Il tempo che ha "fatto" la classifica i due driver scaligeri l’hanno fissato nella terza ed ultima manche: 173,35 Zandonà, 175,58 Zanoni. Un esito abbastanza prevedibile, se si considera che per tutti questa era la prima volta su un tracciato molto lungo (4 chilometri e ben 13 postazioni birillate) e molto divertente, anche se in verità Zandonà nella prima manche aveva addirittura fermato il cronometro a 170,80, ma avendo toccato un birillo si è visto penalizzato di 10 secondi. Si è rifatto nelle due successive.

Dietro alla coppia regina troviamo un altro re di questa specialità, il meranese Roman Gurschler, che ha spinto la sua Fiat 500 Bmw, a 8”24 dal vincitore, quanto bastava per salire sul podio. Ha raggiunto l’obiettivo di imporsi nel gruppo A l’esperto Rudi Bicciato, che è venuto a Dimaro per divertirsi con una Mitsubishi Lancer: ha dovuto imparare a domarla, manche dopo manche, su un asfalto con poco grip come quello trovato dai piloti in questa circostanza. Nella prima e nella terza manche si è girato, nella seconda invece ha chiuso in 192,7, tenendo alle proprie spalle Kevin Lechner (Bmw M3), un altro “volpone” della specialità. I primi cinque del lotto sono dunque veri big degli slalom, a dimostrazione del buon livello raggiunto dalla manifestazione fin dalla prima edizione. Primo dei trentini è risultato anche questa volta Daniele Cristofaro (Formula Arcobaleno), che nella terza salita è arrivato ad un soffio da Lechner, compiendo così un bel salto in avanti rispetto allo slalom della domenica precedente.

Per quanto riguarda il gruppo A fino a 1.600, è stata battaglia fra Simone Broggio (Opel Corsa Gsi), Roberto Zadra (Peugeot 106) e Alfonso Dalsass (Citroen Saxo), primattori del Trofeo veneto Trentino, che si sono classificati rispettivamente 7°, 9° e 10°. In mezzo, ottavo, si è piazzato Davide De Marchi su Peugeot 205. Per quanto concerne il gruppo N, successo di Cesare Rainer (Honda Civic), 16° assoluto, davanti ad Alessio Pacher (Peugeot 106 S16) e a Remigiusz Wagrowski (Renault Clio Williams). Fra le vetture storiche il più veloce è stato Stefano Cracco (Renault 5 GT), autore di un tempo che vale il 18° posto assoluto.

Tanti i turisti e i curiosi che si sono recati lungo il tracciato di gara nel corso della mattinata e del primo pomeriggio. Il successo dalla manifestazione ha dato ragione a chi ha giocato questa scommessa e si prepara a rilanciarla nel 2018, migliorando ulteriormente la qualità dei servizi offerti. Per la Val di Sole si tratta di un appuntamento che allunga la stagione estiva fino al primo fine settimana di settembre.

Il vincitore, Enrico Zandonà, si gode l’ennesimo successo. «Vincere la prima edizione di questa gara e piazzare il mio nome in cima a quelli che seguiranno nei prossimi anni era il mio obiettivo e sono contento di averlo centrato. – racconta – C’era curiosità intorno a questa nuova competizione e devo dire che abbiamo fatto bene a prendervi parte, perché il tracciato è molto scorrevole e le tredici birillate non pesano, in quanto intercalate da molti pezzi veloci. Ottima l’organizzazione, molto bella la località turistica. L’unica nota stonata, per me, è stato il fatto che toccato un birillo nella prima manche, quella in cui ho montato le gomme migliori per fissare il tempo migliore, poi con un “treno” vecchio di due anni non ci ho più potuto provare».

Alessandro Zanoni è soddisfatto del secondo posto: «Ci siamo avvicinati molto a Zandonà in una sola settimana e questo significa che abbiamo in maniera corretta sui settaggi della vettura».













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