biathlon

Wierer ottava nella mass start, l’Italia chiude con un bronzo

Ai Mondiali buona prova delle azzurre, solo 24esimo Windisch nella gara maschile



HOCHFILZEN (AUSTRIA). Niente medaglie ma qualche buona indicazione per l’Italia nelle mass start che hanno chiuso i Mondiali di Hochfilzen. Laura Dahlmeier con il quinto successo in sei gare (e un secondo posto). La campionesa tedesca si è dimostrata una volta di più infallibile al poligono di tiro, dove si è resa autore di uno 0 che ha piegato la resistenza della sorprendente statunitense Susan Dunklee, medaglia d'argento, mentre la finlandese Kaisa Makarainen ha compiuto un prodigioso recupero nel giro conclusivo che le è valso la medaglia di bronzo a spese di una stanca Gabriela Koukalova. Buona la prova complessiva della squadra azzurra, che piazza Dorothea Wierer all’ottavo posto con due errori nonostante un discreto tratto nel primo giro senza un bastoncino, seguita al nono posto da Alexia Runggaldier e all’undicesimo da Lisa Vittozzi. Le due azzurre sono state fra le quattro partenti a non avere commesso alcun errore nelle quattro serie previste. 21esima Federica Sanfilippo, calata nella seconda parte di gara dopo 5 errori fra terza e quarta serie.

La giornata trionfale della Germania viene completata al pomeriggio dal trionfo di Simon Schempp nella gara mashcile. Il 28enne di Ruhpolding, oro nella staffetta mista che aveva aperto i Mondiali di Hochfilzen, si è ripetuto con una prova impeccabile al poligono, grazie alla quale si è presentato al traguardo con un vantaggio rassicurante di 9” sul norvegese Johannes Boe, mentre l’Austria festeggia la seconda medaglia in due giorni con il bronzo di Simon Eder.Dominik Windisch (unico italiano al via) si è piazzato 24esimo con quattro errori, di cui tre nella sola terza serie in cui si è giocato un tentativo di rimonta che stava prendendo corpo.

Fabrizio Curtaz, direttore tecnico, traccia un bilancio conclusivo che vede l’Italia concludere al decimo posto nel medagliere con un bronzo. «La nostra spedizione è positiva – dice – i ragazzi hanno espresso il loro potenziale, manca un pezzo di medaglia che avrebbe migliorato di molto il nostro piazzamento nel medagliere conclusivo, ma i ragazzi hanno fatto vedere che sono in grado di lottare con i migliori sia nelle gare a squadre che in quelle individuali. Adesso guardiamo avanti, non fermiamoci, sappiamo dove dobbiamo migliorare sia per concludere nel modo migliore l’anno, sia in vista delle Olimpiadi».













Scuola & Ricerca

In primo piano