Calcio Serie D

Vecchiato ancora alla guida del Trento

Il tecnico veneto ha diretto regolarmente l’allenamento dopo che i vertici gli hanno rinnovato la fiducia



TRENTO. Avanti con Vecchiato. Il tecnico veneto di nascita, ma ormai trentino d’adozione, giovedì ha diretto regolarmente l’allenamento del giovedì. Il “day after” alla sconfitta nel derby contro il Levico Terme è iniziato con una lunga chiacchierata nello spogliatoio e poi all’insegna del lavoro tecnico e di “scarico” all’insegna del confermato allenatore e del suo staff tecnico. Nessun cambiamento, dunque, come invece si era ipotizzato, e fortemente vociferato, in seguito allo 0 a 2 maturato nella “straprovinciale” che ha visto la squadra ospite dei tantissimi ex (ad iniziare da Manfioletti, passando poi per i dirigenti Melone e Ferrarese e con Pancheri, Acka e Brusco tutti in campo e protagonisti di un’ottima prova) espugnare lo stadio del capoluogo grazie ad una prova d’incredibile “solidità” in fase difensiva.

Le voci di un possibile esonero dell’allenatore del Trento si sono rincorse, velocissime e come spesso accade in questi casi confusionarie, nella serata di mercoledì, arrivando persino nel vicino Veneto. I fatti sono che la dirigenza di via Sanseverino si è riunita subito dopo il match, ha riflettuto, preso tempo e, giovedì mattina, dopo un secondo incontro tra i vertici, ha confermato la fiducia a Vecchiato e ai collaboratori, almeno sino alla gara di domenica contro il Ciliverghe Mazzano.

È chiaro: l’impegno in terra bresciana sul campo di una formazione che ha tutte le carte in regola per puntare alla zona playoff assume un valore fondamentale (o, per meglio dire, decisivo) per il futuro del tecnico gialloblù. La tempistica “ristretta” (sollevare Vecchiato dall’incarico avrebbe significato dover correre ai ripari in fretta e furia o, in alternativa, affidare momentaneamente la conduzione della squadra al tecnico della juniores Calliari) e la volontà di non affrettare in nessun momento i tempi, trattandosi di una decisione assolutamente delicata, hanno indotto i vertici societari a proseguire l’avventura in serie D con l’allenatore arrivato in estate dopo un proficuo quadriennio alla guida del Belluno nella medesima categoria.

Il Trento se la passa male, su questo non c’è dubbio, mentre a Levico quella di giovedì è stata la giornata in cui i protagonisti dell’impresa del “Briamasco” e i tifosi hanno assaporato il dolcissimo gusto di quanto realizzato. Il presidente termale Sandro Beretta ha definito il risultato maturato in via Sanseverino come “storico” ed è impossibile dargli torto. Il tecnico Stefano Manfioletti, tornato in città da avversario dopo aver conquistato due campionati e tre Coppe Italia nel bienno trascorso al Trento, si gode molto di più i tre punti, che proiettano la sua squadra a quota 12 punti, a più sette sulla zona retrocessione e a più cinque (seppur con una gara in più: il Levico Terme riposerà proprio domenica) sulla sestultima piazza. Dopo le due sconfitte iniziali, contro Pontisola e Virtus Bergamo, i gialloblù della Valsugana hanno letteralmente cambiato marcia e, soprattutto, dimostrato un’incredibile compattezza e solidità difensiva. Il tutto senza rinunciare a sviluppare una manovra che sta risultando assolutamente all'altezza della categoria. Insomma, niente male per una società che ai primi di agosto non era ancora certa della categoria in cui avrebbe militato, con tutte le difficoltà del caso ad operare sul mercato. Claudio Ferrarese, alla sua prima esperienza da direttore sportivo, ha fatto un buon lavoro: la rosa è equilibrata, competitiva e diverse scommesse - su tutte quella riguardante il bomber Fabio Bertoldi, autore già di sei marcature - che già oggi sono da considerarsi vinte.

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