Una sorpresa a Rovereto El Barhoumi batte il Kenia

Nelle ultime diciassette edizioni è il secondo atleta in grado di spezzare il dominio centroafricano. Sfortunato De Nard: gli hanno rubato gli indumenti


di Paolo Trentini


ROVERETO. Tra i keniani spunta un marocchino. Il 32enne Taoufik El Barhoumi sorprende la pattuglia dei centrafricani e si porta a casa la coppa del Giro podistico di Rovereto. Ci si aspettava un bis di Hilary Bii, vincitore lo scorso anno, o del trentino d'Uganda Wilson Busienei, vincitore nel 2010; e invece, a sorpresa, è stata la volta del magrebino El Barhoumi. Si tratta di uno dei due atleti – l'altro è l'ucraino Vassyl Matviychuk – in grado di mettersi alle spalle gli atleti del centro Africa nelle ultime 17 edizioni, tanto per far capire chi regna incontrastato a Rovereto nel mezzofondo prolungato in generale. «Sono in Italia da 4 anni – ha spiegato all'arrivo il vincitore – ma a dire la verità più che il mezzofondo in pista le mie specialità sono le maratone e le mezze maratone. In quest'ultima ho un primato personale di 62'35" tanto che oggi ho svolto un test in vista dei campionati italiani di mezza maratona».

Una vittoria, la sua, arrivata allo sprint dopo una gara non proprio velocissima e condotta per la maggior parte dai favoriti della vigilia Sylvain Rukundo, Walter Kororia, Wilson Busienei e Silas Ngetich. El Barhoumi inizialmente è rimasto attardato, sorpreso dalla velocità di percorrenza del primo giro che a conti fatti sarà il più veloce dell'intera corsa (2'53"). Assieme a lui Rachick Yassine e Hamed El Mazoury, uno dei pochissimi italiani in gara ieri, a una cinquantina di metri dai battistrada. Hilary Bii, da parte sua, poco alla volta affonda verso le posizioni di rincalzo senza mai battere un colpo. Nel corso del terzo giro le cose cambiano, perché i due inseguitori approfittano di un "rallentamento" davanti e si portano in scia al quartetto di testa. Col passare del tempo la gara diventa a eliminazione. Progressivamente perdono contatto Ngetich, El Mazoury e Busienei e alla campana dell'ultimo giro sono in tre a giocarsi la vittoria. Rukundo alza il ritmo e fa saltare pure Kororia, El Barhoumi invece no e nelle ultime due curve riesce a mettere tra sé e lo sfidante un metro preziosissimo che gli consente di chiudere a braccia alzate. Dietro Kororia mantiene la terza posizione, mentre a El Mazoury non riesce la rimonta su Busienei e deve accontentarsi del quinto posto e di essere il primo italiano all'arrivo, dichiarandosi comunque molto soddisfatto della gara.

Tra i delusi della giornata il siepista azzurro Jamel Chatbi, 14esimo, il bellunese Gabriele De Nard (12esimo) al quale è stata pure rubata la sacca contenente gli indumenti, e il keniano Bii, decimo all'arrivo.

Ordine d'arrivo: 1. Taoufik El Barhoumi (Atl. Casone Noceto) 27'38"; 2. Sylvain Rukundo (Toscana Atletica) s.t.; 3. Walter Kororia (Kenia) 27'42"; 4.Wilson Busienei (Us Quercia) 27'52"; 5. Hamed El Mazoury (Fiamme Gialle) 27'56"; 6. Henri Kimtai Kibet (Sef Ancona) 28'25"; 7. David Tum Kplagat (Kenia) 28'27"; 8. Silas Ngetich (Kenia) 28'34"; 9. Rachik Yassine (Atl. Cento Torri Pavia) 28'58"; 10. Hilary Kiprono Bii (Atletica Futura) 29'00"; 11. Stefano Guidotti (Cus Torino) 29'01"; 12. Gabriele De Nard (Fiamme Gialle) 29'21"; 13. Antonio Tonelli (Atletica Bergamo) 29'28"; 14. Jamel Chatbi (Atl. Riccardi Milano) 29'30"; 15 Pasquale Roberto Rutigliano (Esercito) 30'05"; 16. Kiplimo Rotich (Kenia) 31'41"; 17. Kenedy Kipruto Mayo (Kenia) 32'07"; 18. Mohamed Madouh (Sa Valchiese) 33'35".

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