Un rigore cambia la gara e la Settaurense ringrazia 

Il derby del Chiese. Partita equilibrata per 72 minuti, fino all’atterramento di Matteo Donati Il gol cambia tutto: ospiti padroni del campo e padroni di casa incapaci di una reazione efficace


di Aldo Pasquazzo


STORO. Entrambe le squadre sono ormai da molto tempo considerate delle nobili decadute, ma ieri l'altro a Storo a prevalere nel derby è stata la Condinese e non la Settaurense, sovvertendo almeno in parte il pronostico. All'andata la Settaurense era riuscita all'ultimo a pareggiare (2 a 2 il risultato di allora al Bettega) ma stavolta si è spesso proposta (al di la della realizzazione di Colò e di una successiva incursione targata Scalvini, la cui conclusione è stata e smanacciata oltre la trave dall'omonimo portiere di Bagolino) a fari spenti. A far saltare il dispositivo biancoverde un fallo di troppo, attribuibile a David Corradi, che al 72' si è concesso il lusso di mandare al tappeto Matteo Donati, che ha ottenuto a sua volta la benevolenza di un calcio di rigore decretato da Frank Kiryl di Bezzecca. Rigore trasformato con freddezza da Gualdi.

Da allora a gestire il piano di volo e messa in sicurezza ci hanno pensato l'onnipresente Alberto Ragnoli (autore di una doppietta) e Mattia Berti, uno che ieri in campo non ha avuto uguali ne imitatori. Al di la delle due segnature il solista di Preseglie si è mostrato il più esposto negli assalti verso Giacomelli mentre Berti ha messo in mostra delle capacità da leader preziosissime per la sua squadra. Seppur blindato la sua prestazione ha finito per convincere tutti, allenatore compreso.

Tra le retrovie non sono stati da meno i due Butterini, Daniele e Andrea, quest'ultimo chiamato in causa dall'allenatore Marco Giovanni Bertoni dopo mesi di casa integrazione forzata: lo ha messo in campo per la prima volta proprio sabato. Per l'occasione il cognato del presidente si è fatto trovare più che pronto, e ha mostrato di non avere smarrimenti e di saper soffocare sul nascere, o comunque sempre in tempo utile, le varie invenzioni di nazionalità storese.

La Settaurense nelle sue iniziative si affida quasi sempre a Ndaw Serigne Gueye, malgrado il senegalese sia ormai controllato a vista da tutti gli avversari, che non ne ignorano il valore. Sabato l'attaccante di colore si è dovuto rendere conto che gli spazi per le sue fughe in campo sono sempre più limitati e i sui ripetuti spostamenti sul terreno di gioco non passano inosservati, con gli avversari pronti alle contromisure. Nel pacchetto arretrato della squadra, ad emergere il solito Mattia Rosa, l'intramontabile Flavio Butterini e Rubin Hoxha il quale a sua vota ammette: “ Loro stavolta avevano un passo superiore al nostro”.

Lo stesso allenatore storese si rende conto che qualcosa stavolta non va come dovrebbe ma purtroppo anche i cambi si sono rivelati inutili alla causa. Quindi a quel punto prevale una certa rassegnazione. Di medesimo avviso Marco Zontini, che per indisposizione siede accanto al tecnico. “Effettivamente sino al momento del calcio di rigore ci siamo affrontati alla pari. Poi loro hanno prevalso e sono andati oltre”.

 













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