Sci alpino

Un altro oro per Laura Pirovano agli Italiani

Alla trentina il titolo italiano Giovani nella combinata alpina. Negli assoluti vittoria della Brignone



PASSO SAN PELLEGRINO. Laura Pirovano mette in saccoccia un'altra medaglia d'oro ai campionati italiani. L'ha conquistata nella specialità della combinata alpina nella doppia gara di Passo San Pellegrino, precedendo di 39 centesimi Elena Dolmen e di 47 centesimi Nadia Delago. Un’altra medaglia pesante per la diciannovenne trentina di Spiazzo Rendena che solo qualche giorno fa, ad Are in Svezia, si era laureata campionessa del mondo Junior di slalom gigante e che poi ha conquistato uno splendido bronzo nel gigante agli italiani assoluti.

I titoli assoluti 2017 sono invece andati a Federica Brignone e a Guglielmo Bosca. Le gare si sono svolte lunedì sulla pista “Le Coste” del San Pellegrino, per l’organizzazione dello Sci club 2000 di Mason Vicentino: al mattino il superG, nel primo pomeriggio lo slalom. Pista preparata in maniera ottimale dagli operatori della Ski area San Pellegrino, chiamati agli straordinari a causa delle elevate temperature. Al via, anche alcuni atleti stranieri di livello, come gli elvetici Stefan Rogetin e Michelle Gisin. In campo femminile, Brignone, già vincitrice del gigante tricolore di sabato, ha messo le cose in chiaro fin da subito, facendo regist rare il migliore tempo nel superg. Ha confermato la leadership al termine dello slalom, andando a vincere su Anna Hofer e Francesca Marsaglia. Brignone davanti anche nella graduatoria assoluta di giornata, con Michelle Gisin seconda e Hofer terza.

Tra i maschi, grande festa in casa Bosca: a vincere è stato Guglielmo, con il fratello Giulio (oro tricolore in gigante solo 24 ore prima) a conquistare il bronzo. Nel mezzo, Alexander Prast, recente argento ai Mondiali Junior di Are. Nella classifica assoluta, Bosca primo con Rogentin secondo e Prast terzo. Le gare del San Pellegrino mettevano in palio anche i titoli della categoria Giovani. Tra i maschi, successo di Alexander Prast su Giulio Zuccarini e Matteo Pradal.
 

 













Scuola & Ricerca

In primo piano