Trentin pensa già a tornare in sella

Dopo la caduta alla Sanremo, il ciclista trentino è pronto per il Belgio


Luca Franchini


TRENTO. Non ha dormito per una notte intera, Matteo Trentin, segnato dalla dolorosa caduta di cui è stato vittima alla Milano-Sanremo. Ma il corazziere borghigiano della Omega Pharma-Quick Step volerà in Belgio e venerdì sarà sicuramente al via della Harelbeke. «Non sono riuscito a chiudere occhio per tutta la notte - spiega Matteo il giorno dopo la sfortunata caduta -. Ho abrasioni ovunque: sulla schiena, sui glutei, sul gomito. Non riesco nemmeno a girarmi nel letto».

La caduta ha lasciato il segno ed anche una abbondante dose di rabbia. «Veramente, è meglio che non ci pensi - continua il 22enne borghigiano -, un piazzamento nei primi dieci c'era sicuramente. La nota positiva è che non mi sono rotto nulla, ma dà fastidio aver fatto una grande corsa per 298 km e non averla finita per una caduta a 300 metri dall'arrivo».

La dinamica della caduta: «E' stato Alessandro Ballan a toccarmi ed a farmi volare a terra. Con questo non voglio fargliene una colpa: eravamo ai 300 metri dall'arrivo e lui è partito qualche secondo prima di me, dalla mia stessa parte. Poi sono partito io e mi ha preso in pieno da dietro. Responsabilità? Un po' di tutti e due: Ballan avrebbe potuto frenare, ma probabilmente mi ha visto all'ultimo momento».

Caduta e dolori a parte, la prima Milano-Sanremo della carriera ha regalato importanti conferme a Trentin, soprattutto in vista dell'impegnativa campagna del Nord, che dovrebbe vedere il valsuganotto al via anche del Giro delle Fiandre. Matteo ha lavorato a fondo per la squadra ed alla fine era ancora lì, a giocarsi un piazzamento di prestigio.

«Sinceramente non pensavo nemmeno di trovarmi dov'ero nel finale di gara. Dovevo lavorare per Boonen e, complice una sua caduta, ho potuto fare la mia corsa. Proprio per questo ho molta rabbia addosso ed è un peccato che sia finita così, anche se arrivare a giocarsela con i migliori dopo aver coperto 300 km non può che darmi ulteriori motivazioni e consapevolezza».

Tant'è che Matteo, già domani, tornerà in Belgio e, al più tardi venerdì, lo rivedremo in gara. «Molto dipende da come starò domani (oggi, ndr), ma sicuramente venerdì sarò al via della Harelbeke. A dire il vero, mercoledì avrei dovuto correre la Waregem e non è da escludere che possa tornare a correre già lì. Vedremo se riuscirò a stare in sella e proprio per quello torno subito in Belgio, così potrò essere seguito dallo staff medico della squadra».

Non si può certo dire che manchi il carattere a Matteo, che, come anticipato, venerdì sarà al via della Harelbeke e domenica della Gent-Wevelgem. La domenica successiva, invece, potrebbe essere schierato nella formazione per il Giro delle Fiandre, dove chiuse quinto tra gli Under 23 lo scorso anno.













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