Tracciato e paesaggi mettono tutti d’accordo 

Le interviste. Ruga si è portato anche la famiglia, che apprezza. Bani “senza fiato” per i danni della tempesta Vaia. Simion, terzo nella 42 km: «Faceva molto caldo, ma l’ho gestita bene»



Primiero. Fabio Ruga non può che essere soddisfatto: “È la prima volta per me qui, un percorso davvero fantastico, la zona piace molto anche alla mia famiglia che è venuta ad accompagnarmi. Io gareggio anche nella corsa sui grattacieli, mi viene quasi più facile con dislivelli davvero impegnativi e sforzi muscolari tosti”, ma Thomas Payn non ha sfigurato: “Complimenti al vincitore perché è stato davvero superlativo, soprattutto in salita, non ho fatto del mio meglio ma sono felice della seconda posizione. Io vivo vicino ad Arezzo e a settembre tornerò a Londra per una 100 miglia su pista”.

Il beniamino di casa Giancarlo Simion è giunto terzo nel 42K: “Faceva molto caldo ma l’ho gestita bene. All’inizio eravamo assieme, poi il primo è scappato in salita e Payn mi ha preceduto, aveva una marcia in più”.

Luca Cagnati è ormai il re del 26K della PDM: “L’unica incognita era il mio fisico, perché mi sono infortunato quasi un mese fa ai Campionati del Mondo e non ho corso molto ultimamente. La cosa più importante era arrivare senza avere dolori, anche se mi sono ‘scavigliato’ l’altra caviglia! È sempre bello correre qui dietro le montagne di casa, complimenti a tutti gli organizzatori, ci vediamo l’anno prossimo”. Enrico Pedron è giunto secondo alle spalle di Cagnati: “Cagnati non l’ho proprio visto, ho fatto la gara con Tocchio allungando in discesa ed è andata bene, perché non sono le mie distanze, io faccio triathlon. Un buon allenamento, qui ci vengo fin da bambino e per me equivale a coronare un sogno”. Massimo Tocchio, terzo: “Non mi aspettato un caldo così, ma mi sono divertito”. Gli applausi sono tutti per Barbara Bani, che ha sostenuto la causa di Carola Rackete: “Viviamo in un’epoca difficile, bisognerebbe tornare all’umanità delle persone. Durante la gara mi è venuto un colpo al cuore vedendo i disastri del maltempo, farei un grande applauso agli organizzatori. Dedico il successo ai miei compagni impegnati domani a Zermatt”.

Silvia Rigoni non ha sfigurato nella 42K femminile: “Temevo il caldo ma è stato sopportabile, sono molto contenta. Ho partecipato a tutte le edizioni ma questa debbo dire è la migliore. Un po’ più dura con più salita, ma dal punto di vista dei paesaggi non ha eguali”. Per Chiara Moretto un buon terzo posto: “Gara incredibile, un percorso davvero unico”.

Ecco infine le impressioni delle prime tre nel 26K femminile, a cominciare da Anna Caglio: “Ho bissato anche il successo dell’anno scorso. Il percorso è cambiato leggermente, ma comunque unico”; Manuela Marcolini: “Ho fatto fatica, la discesa l’ho presa sottogamba ma intervallata da falsopiano non era facile. Percorso molto corribile nel bosco. Non avevo tanti chilometri nelle gambe”; e Manuela Bulf: “Questa 26 km non è stata facile da affrontare per la calura”, senza dimenticare la fondista Ilaria Debertolis: “Quest’anno ho patito parecchio il caldo e in discesa mi sono venute le vesciche, così ho perso qualche posizione”.

Importante la presenza del presidente WMRA Jonathan Wyatt: “Sempre felice di venire a Primiero, ho guardato il percorso e la gente sembrava entusiasta, ma forse ho sbagliato qualcosa, dovevo venire alla festa dei canederli! Scherzi a parte, complimenti agli organizzatori perché il tracciato è spettacolare, con un arrivo nel cuore del paese. Antonella (Confortola, ndr) sta bene, ora abbiamo una bimba di cinque mesi”.













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