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«Se Buscaglia dice sì a fine campionato contratto triennale»

Trainotti, dg della Dolomiti Energia, taglia corto sul rinnovo: «Con Maurizio intesa ad occhi chiusi. Ora voglio l’Europa»


di Sergio Zanella


TRENTO. Chi gufa perché si guasti il rapporto nella premiata ditta Trainotti-Buscaglia rimarrà deluso. Perchè le strade tra il dg della Dolomiti Energia (anzi tra la società ed il coach padovano) si dividano dovrebbe accadere uno sconquasso ad oggi nemmeno immaginabile.

Trainotti, partiamo da domenica prossima, da Pesaro. Cosa si aspetta dalla partita contro la Consultinvest? 

«Voglio vedere una Trento grintosa e determinata, anche perché quella che ci aspetta contro Pesaro è una partita difficile. È un match importante per entrambe le squadre: con Trento che cercherà i due punti importanti in chiave playoff e Pesaro che sarà assetata di punti salvezza. La classifica della Consultinest, a mio avviso, non rende peraltro onore a una squadra dotata di buon talento e ben costruita».

In caso di vittoria Trento sarebbe a un passo dai playoff, qual è ora il vostro obiettivo?

«Quello minimo, vista la nostra posizione in classifica a 7 giornate dal termine, è qualificarsi ai playoff, poi proveremo ad arrivare il più in alto possibile. Sappiamo che chiudere tra le prime quattro è fondamentale per garantirsi il vantaggio del fattore campo nel primo turno dei playoff. Ma non solo».

Ragiona anche in chiave europea?

«Infatti. Approdare tra le prime è decisivo anche in ottica coppe europee. Le recenti decisioni della Lega, che hanno dato il via libera per partecipare a qualsiasi coppa, ci potrebbero riaprire le porte dell'EuroCup».

È il vostro reale obiettivo in ottica continentale?

«Il nostro obiettivo è tornare in Europa, punto e basta. Poi abbiamo il desiderio di classificarci più in alto possibile per garantirci una scelta più ampia in ottica coppe europee. Proveremo ad essere il più possibile coerenti con quanto fatto nel recente passato».

Senta, che ci dice di coach Buscaglia in scadenza di contratto? Sarà ancora l’ allenatore di Trento?

«Sfato un tabù: il problema del rinnovo di Buscaglia è un problema che non esiste. Ci conosciamo da più di 10 anni e ormai ci intendiamo anche senza parlare. Al termine del campionato metteremo sul tavolo la nostra proposta e ascolteremo le esigenze di Maurizio, tentando di capire se ci sarà la possibilità di dare vita ad un nuovo progetto».

Siete ancora in sintonia?

«L'esigenza di entrambi è quella di dare vita ad un qualcosa di nuovo: se c’è il si , sarà un progetto non certo annuale ma biennale, se non triennale».

E con i giocatori che piani avete?

«Con gli italiani siamo coperti: quasi tutti hanno un contratto pluriennale e con Moraschini è presente nel contratto una possibilità di rinnovo. Per gli stranieri vale il discorso fatto per Buscaglia: ci siederemo attorno a un tavolo quando sarà finito il campionato e una volta capito a quale coppa parteciperemo. Insomma, parlare a marzo di firme e di rinnovi è assolutamente prematuro».

Di quale straniero non vorrebbe privarsi la prossima stagione? Craft sembra indiscutibilmente il vostro leader, non è vero?

«Non sono d'accordo, Craft è un giocatore su cui abbiamo riposto grande fiducia e che ci ha indubbiamente ripagato. Ma è solamente uno dei tanti ingranaggi di questa squadra. Tutti stanno dando un bel contributo, sia quando segnano sia quando fanno più fatica a trovare la via del canestro. Siamo stati bravi a sistemare ciò che non era andato nel girone di andata, ottimizzando ma non stravolgendo». Marble è stato una piacevole sorpresa. «Sì. Lighty era un ottimo uomo squadra ma faticava a creare dei vantaggi dal palleggio, cosa che invece Marble ci sta garantendo»













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