Doping

Scandalo Lampre, il pm chiede un anno e mezzo per Piccoli

Ma il legale dell'ex ciclista trentino, Nicola Degaudenz, assicura: "Mariano è innocente"


Luca Pianesi


TRENTO. «La montagna ha partorito il topolino». Sintetizza così l’avvocato di Mariano Piccoli, Nicola Degaudenz, le richieste del pm Antonino Condorelli fatte ieri al “processo Lampre”. Sette anni di indagini, due anni di udienze, superperizie e intercettazioni telefoniche e ieri le richieste: assoluzione per Beppe Saronni, Fabrizio Bontempi e Maurizio Piovani, dirigenti della Lampre, perché «a loro carico non c’è una prova diretta, immediata», e per Damiano Cunego e Mauro Santambrogio.

Dure condanne sono state chieste per il farmacista Nigrelli (4 anni e 6 mesi di reclusione), per il preparatore atletico Sergio Gelati (2 anni e 6 mesi), per Ballan (2 anni di reclusione più 40 mila euro di multa) e Messina (2 anni). Più blanda la richiesta per Bandiera, Bruseghin, Caucchioli, Gavazzi, Massimiliano e Manuele Mori, Ponzi e Bossoni (1 anno e 8 mesi). Ancora inferiori quelle per i trentini Sebastian Gilmozzi (ex biker di Cavalese) e l’ex professionista Mariano Piccoli per i quali la richiesta del Pm è di 1 anno e 6 mesi di reclusione (come anche per Della Torre mentre per Pezzini, Zambroni e Castrini è di 1 anno e 7 mesi).

Le accuse partono da un presunto “doping di squadra” che a cavallo tra il 2008 e il 2009 avrebbe coinvolto la Lampre di Ballan e Cunego. Doping che sarebbe stato smistato agli atleti da Nigrelli che gestiva una farmacia a Mariana Mantovana. «E il coinvolgimento di Mariano Piccoli parte proprio da Nigrelli - spiega il suo difensore Degaudenz - perché è chiamato in causa per due intercettazioni tra lui e il nostro assistito». Dopo 7 anni di indagini molte “prove” sono cadute: venerdì scorso c’è stata anche la testimonianza in aula di Manuele Mori che nel giorno e nell’ora nella quale sarebbe dovuto essere nella farmacia di Nigrelli (il 24 giugno 2009) stava correndo il Giro dell’Appennino. «Sono arrivato 12°», ha detto in aula mostrando le classifiche dell’Uci. Dalle richieste del pm, dunque, la Lampre esce senza accuse. Cade l’ipotesi di doping di squadra e restano solo responsabilità personali (Ballan, per esempio è accusato di pratiche vietate come l’emotrasfusione).

«Mariano è tranquillo - conclude Degaudenz - sa di aver agito sempre nel pieno rispetto delle regole. E anche rispetto alla condanna del Gup di Trento (Piccoli a settembre è stato condannato a 1 anno e 6 mesi per essersi procurato e aver somministrato alla sua squadra Gs Trentino-Ballan sostanze vietate) faremo appello per dimostrare la piena innocenza del nostro assistito».

Venerdì 11 dicembre a Mantova toccherà proprio ai difensori. Il 18 replica del pm, controreplica delle difese e camera di consiglio con sentenza del giudice.

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