Scalet e Dallavalle firmano la Coppa Italia in Vigolana 

Orienteering. Il primierotto si è imposto nella gara middle, il solandro lo ha battuto nella long Al femminile successi per Troi e Gemperle, trentini in grande evidenza nelle gare giovanili



Altopiano della vigolana. Riccardo Scalet nella middle, Roberto Dallavalle nella long. I trentini hanno sfruttato il fattore campo nella due giorni di Coppa Italia di orienteering andata in scena sull’Altopiano della Vigolana, dove al femminile si sono imposte l’altoatesina Verena Troi (nella middle) e la russa Natalia Gemperle (nella long).

Scalet d’autorità nella middle

Scalet si è imposto d’autorità nella prima delle due prove trentine valevoli per il circuito nazionale, che è stata dominata dai trentini. Il primierotto ha fatto segnare il miglior tempo (40’12”), accompagnato sul podio da Mattia Debertolis dell’Us Primiero (argento in 42’09”) e dal solandro del Monte Giner Roberto Dallavalle (bronzo in 43’14”), con Marco Seppi (AgoRosso Bergamo) e Alessio Tenani (Polisportiva Masi) quarto e quinto in 44’39” e 45’45”. «È andata molto bene, tranne un punto in cui ho perso tre minuti – ha commentato a fine gara Scalet, al secondo successo stagionale in campo nazionale dopo quello conquistato a Carpegna - Stavo andando molto forte, in compagnia di Roberto Dallavalle. Eravamo al limite. Abbiamo gareggiato con il maltempo, ma le condizioni erano uguali per putti. In questa stagione ci siamo abituati alla pioggia».

Al femminile, invece, la middle ha incoronato Verena Troi (Terlano), che ha chiuso la propria prova con il tempo di 45’21”, riuscendo a tenersi alle spalle la forte russa Natalia Gemperle (46’50”) e la compagna di squadra Renate Fauner (terza in 47’14”), con Viola Zagonel della Polisportiva Masi (48’30”) e Nicole Scalet dell’Us Primiero (49’06”) a completare la top 5.

A segno anche i giovani trentini

In gara – con 650 atleti al via in totale – c’erano anche i talenti emergenti delle categorie giovanili, con Enrico Mannocci (Polisportiva Masi e Serena Raus (Orienteering Pergine) a segno nelle categoria M20 e W20, emulati da Nicol Canova del Gs Pavione (W18) e da Marco Orler dell’Us Primiero (M18).

Dallavalle si riscatta nella long

La gara long è stata quella dei riscatti, con Roberto Dallavalle e la russa Gemperle in cattedra. Il solando del monte Giner si è imposto in 1h20’11”, infliggendo un distacco di 2’03” a Riccardo Scalet, nuovamente sul podio dopo il successo nella middle, con Mattia Debertolis terzo in 1h28’05”. «Avevo ben chiara in testa la strategia di gara – ha spiegato Dallavalle - Il mio obiettivo era riuscire ad essere regolare e non farmi prendere dalla foga. Non è stato semplice gareggiare sotto la pioggia». Dallavalle ha poi confermato che nel 2019 svolgerà un’attività ridotta nell’orienteering. «Non ho ambizioni in azzurro – ha aggiunto - I miei obiettivi saranno alcune Sky Race in Trentino, la O-Marathon e i campionati italiani di Folgaria».

Grandi divari nella long femminile: la due volte campionessa del mondo Gemperle ha fatto valere tutto il suo valore staccando di oltre 7 minuti Verena Troi e di 11’35” Viola Zagonel, rispettivamente seconda e terza. Nelle gare giovanili, vittorie per Serena Raus dell’Orienteering Pergine (W20), Giulia Dissette dell’Orienteering Appennino (W18), Ilian Angeli della Folgore (M20) e Marco Orler dell’Us Primiero (M18). L.F.













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