Per Bacca e Ghirardi Lagorai dal sapore speciale 

La 29esima Cima d’Asta. Lo skialper di Rumo al primo urrà in una classica dello scialpinismo Per la bresciana seconda vittoria consecutiva, ottenuta con autorevolezza e determinazione



predazzo. Ha un sapore particolare la 29esima Lagorai Cima d’Asta per i vincitori Valentino Bacca e Corinna Ghirardi. Per lo skialper di Rumo si tratta del primo successo in una classica dello sci alpinismo, per la bresciana di Ponte di Legno invece è la seconda vittoria consecutiva, ma in questa occasione giunta con autorevolezza e determinazione, mentre dodici mesi fa le cadute in discesa delle rivali l’avevano un tantino agevolata.

Non la smette di sorridere Valentino Bacca sul traguardo di Malga Tolvà, è al settimo cielo, perché questa affermazione nella competizione, valida come prova di Coppa Italia e di campionato trentino, per lui rappresenta davvero moltissimo. «Ho realizzato un’ottima prestazione - dice Bacca a fine gara -, ho una buona condizione e ho battagliato con Götsch per metà gara. Poi sono andato in crescendo e al passaggio in Cima d’Asta mi sono trovato in testa, superando il rivale nel tratto finale della cresta. Sono davvero contento di come ho raddrizzato la stagione, che era partita male, ora con questa vittoria ho coronato un sogno, complice la concomitanza dei Campionati del Mondo di sci alpinismo».

Non è stata una vittoria facile, ma voluta con tutte le forze, perché nella prima parte del percorso ha dovuto duellare con il meranese di Tirolo Philip Goetsch. L’altoatesino, specialista delle sfide verticali, ha dato il tutto per tutto sin da subito, transitando in solitaria al rifugio Brentari, con una ventina di secondi di vantaggio sul noneso. La svolta è arrivata nel tratto a piedi che portava ai 2847 metri della Cima d’Asta. Nel tratto tecnico con le corde, Bacca ha raggiunto e superato Goetsch. Da quel momento è iniziata la sua escalation fino al traguardo, transitato per primo anche al secondo passaggio alla Bocca dei Sassi. Lo skialper trentino non si è risparmiato nemmeno nella discesa finale, arrivando in solitaria sotto lo striscione d’arrivo dopo 1h56’59”. Il meranese si è dovuto accontentare della piazza d’onore, a 3 minuti e 9 secondi. Più staccato il terzo classificato, il trentino Gabriele Leonardi, figlio d’arte visto che il padre Luca vinse la prima edizione della Lagorai in coppia con Dellantonio.

Ghirardi senza patemi.

Prestazione senza patemi d’animo invece nella sfida al femminile, dove la favorita Corinna Ghirardi è partita subito forte, gestendo poi il vantaggio sulle inseguitrici lungo il suggestivo tracciato che prevedeva 9 cambi di assetto, due tratti a piedi, del quale il primo sulla cresta del Cima d’Asta e il secondo con vista Forzeleta, con corde fisse. La bresciana ha concluso la sua prova con il tempo di 2h26’09”, precedendo la fassana Margit Zulian di oltre 7 minuti, quindi sul terzo gradino del podio è salita la veneta di Padola Martina De Silvestro. Quarto posto per un'altra attesa protagonista, la friulana Maria Dimitra Theocharis, quinta Sabrina Malacarne, seguita dalla compagna di squadra dello Sci club Valle dei Laghi Giulia Orlandi.















Scuola & Ricerca

In primo piano