Non è l’Aquila di Venezia: a Lubiana arriva la terza sconfitta 

Round 9. Black out dei bianconeri (già qualificati) dopo il primo quarto:  si spegne Browne, Williams chiude con 20 punti ma sbaglia molto sotto  canestro, il resto della squadra manca del tutto, solo Forray e Pascolo provano a reagire: partita chiusa con un periodo d’anticipo sul 70-44


Federico Casna


Sono solamente duecentotrenta i chilometri che separano Venezia da Lubiana, meno di quarantotto le ore che sono trascorse tra le prime due partite della Dolomiti Energia dopo la pausa per le Nazionali, eppure tra le prestazioni proposte dalla squadra di coach Brienza nei due diversi contesti intercorre un vero e proprio abisso. Se l’Aquila Basket che si era imposta con convinzione al Taliercio aveva infatti brillato per produzione offensiva e soluzioni di gioco, oltre che per la consueta solidità difensiva, quella scesa in campo all’Arena Stozice (già qualificata per la Top 16) ne è l’esatta antitesi. Per il primo quarto di gioco i bianconeri sembrano avere la stessa intensità delle recenti uscite, poi qualcosa si rompe e l’attacco trentino finisce in completo stallo. Browne parte con il piede pigiato sull’acceleratore salvo poi spegnersi e anche Williams, pur chiudendo a 20 punti, sbaglia molto sotto canestro ed è spesso costretto a prendere tiri complicati per provare a smuovere la situazione (6/17 dal campo). Il resto della squadra manca quasi totalmente, ad eccezione del solo Forray (e in parte anche di Pascolo), che prova in tutti i modi a scuotere la squadra fin quando possibile.

Lubiana parte forte

La partenza lampo dei padroni di casa sorprende leggermente la squadra di coach Brienza, che incassa le sfuriate di Muric e Blazic rispondendo parzialmente. Sono i soliti Browne e Williams a tenere botta, poi però i canestri di Perry e Marinkovic spingono il tecnico bianconero a chiamare il primo timeot sul 20-15. Trento rientra più concentrata e convinta, così la tripla di Sanders e i liberi di Conti e Williams valgono il 21-20 alla prima sirena. Nel secondo quarto la Dolomiti Energia riparte trainata dal proprio capitano: Forray segna due triple consecutive e uno dei suoi classici floater che portano i bianconeri sul 24-30, poi la difesa cala leggermente e gli sloveni passano in vantaggio innescando un altro timeout di Brienza.

L’attacco non c’è più

Se con la pausa la protezione del ferro migliora leggermente, l’attacco va invece in completo stallo e Ljubljana ne approfitta andando a segno con le proprie stelle, Perry e Brown. Un canestro sulla solita asse Browne – Williams spezza un digiuno da punti durato quasi cinque minuti, ma è un fuoco di paglia, che non impedisce agli sloveni di incrementare ulteriormente il proprio vantaggio. All’intervallo il punteggio recita 44-35 in favore della squadra di Golemac. Nonostante si apra con i canestri di Browne e Williams, il terzo quarto si rivela essere ancora peggiore del secondo. Le triple di Brown e Mudzic danno ai bianconeri un assaggio di ciò che li aspetterà, mentre il canestro successivo in campo aperto di Perry obbliga Brienza ad un altro timeout sul 57-39. La scena si ripete: Browne e Williams segnano i primi punti della dell’Aquila Basket, rispondono Rupnik e Perry da sotto canestro, poi le triple di Hodzic e Jones chiudono la partita (70-44) con un quarto d’anticipo. Il quarto periodo è una formalità e, seppur la Dolomiti Energia accenni una risposta, i bianconeri incassano ugualmente la terza sconfitta in Eurocup.

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