Nel “duel” Ondra fa una magia 

Dopo la delusione di sabato sera il campione ceco ha battuto in finale l’americano McColl



ARCO. Spettacolo e tanto divertimento per i migliori arrampicatori del mondo nella terza e ultima giornata di Rock Master. Dopo la serata inaugurale con le cerimonie di premiazione degli Arco Rock Legends, le spettacolari sfide nello speed e nel lead di sabato, ieri con le due gare del “duel” e del “ko boulder” contornate dalle divertenti acrobazie dello Street Boulder è calato il sipario sullla kermesse intercontinentale arcense, valida come tappa di Coppa del mondo di arrampicata sportiva disputata al Climbing Stadium” a Prabi.

La giornata della domenica è, come tradizione vuole, una giornata votata allo spettacolo e alle esibizioni degli atleti che nella serata precedente si sono sfidati nelle discipline competitive. Nelle due gare in programma che non rientrano nella competizione internazionale il folto pubblico si è potuto ritrovare alla struttura arcense per applaudire gli atleti che hanno potuto sfidarsi senza la tensione della gara ma per divertirsi e divertire.

In apertura sono andate in scena le finali del “duel”. Si tratta di una competizione molto spettacolare che vede i due atleti impegnati in un testa a testa. Fianco a fianco su due pareti identiche tra loro da risolvere nel minor tempo possibile comunque prima dell'avversario, gli spettatori potevano vedere come i professionisti dell'arrampicata risolvevano in modo diverso i problemi. In campo maschile il ceco Adam Ondra si è potuto consolare della parziale debacle di sabato sera nel lead dove non è andato oltre il quarto posto sbaragliando la concorrenza. In semifinale è letteralmente volato sul muro completato in 1'10”22 con il quale ha eliminato il piemontese Stefano Ghisolfi, che pur avendo tenuto il livello del ceco per tutta la risalita ha chiuso in 1'15”31. In finale il climber inserito nella “hall of fame” degli Arco Rock Legends, ha incontrato il velocista d'oltreoceano Sean McColl. I due hanno entusiasmato il pubblico e arrampicato con la medesima grinta e velocità fino all’ultima presa, al punto da toccare allo stesso momento il pulsante dello stop. Sono seguiti momenti di tensione con gli sguardi degli arrampicatori e del pubblico fissi verso il tabellone luminoso e dopo qualche interminabile secondo di attesa è arrivato il verdetto: Ondra ha vinto per soltanto 4 millesimi di secondo, lasciando all’atleta canadese al suo esordio assoluto in un duel, un secondo posto che però vale moltissimo e dal quale potrà partire per togliersi molte soddisfazioni in futuro. Nella finalina di consolazione per il terzo scalino del podio, Ghisolfi ha pagato dazio alla sfortuna contro l'austriaco Jakob Schubert, vincitore sabato del lead proprio davanti a Ghisolfi, sono rimasti paralleli fino al momento di girarsi sul tetto, dove l’austriaco ha preso qualche centimetro di vantaggio e premuto sullo stop in 1'06”25.

Tra le donne nuovo successo per Janja Garnbret, che replica la vittoria di sabato nel lead. La slovena prima raggiunge la finale precedendo nello scontro diretto Julia Chanourdie con il tempo finale di 1'23”26, nonostante la prova altrettanto buona della francese (1'25”39), quindi va a prendersi di forza la tappa di Coppa del Mondo.

Nella finale ventosa Garnbret ha inanellato l'ennesima vittoria nella specialità arrivando al top in 1'11”25 e staccando sin dal primo appiglio della prima sezione di percorso l’austriaca Jessica Pilz, che chiude ancora una volta seconda (1'18”14) ancora una volta battuta dalla stessa Garnbret. Nella lotta per il bronzo salgono invece Julia Chanourdie e Anak Verhoeven. La seconda parte con qualche titubanza ma poi si riprende, recupera tra gli applausi del pubblico e supera l’avversaria per aggiudicarsi il terzo gradino del podio proprio all’ultimo secondo, in 1'23”96 e andare a prendersi tutti i meritatissimi applausi.

Classifiche finali duel: Uomini: 1 Adam Ondra; 2.Sean Mc Coll; 3. Jakob Schubert; 4. Stefano Ghisolfi.

Donne: 1. Janja Garnbret, 2. Jessica Pilz; 3. Anak Verhoeven; 4. Julia Chanourdie. (pa.t.)













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