Moratti si dà al femminile Allenerà il Valli del Noce 

Calcio donne. Dopo aver lasciato la guida dell’Anaune Val di Non nel maggio del 2018, il quotato tecnico clesiano riparte dall’Eccellenza con la rinnovata squadra del presidente Zadra


GIACOMO ECCHER


Valli del noce. Nuovo allenatore e nuove ambizioni per l’Asd Valli del Noce, una delle “sole” due squadre di calcio femminile del Trentino che militano nel campionato regionale d’Eccellenza dominato dalle altoatesine. A guidare la formazione nonesa è Filippo Moratti, un nome che è una garanzia visti i trascorsi che il 36enne tecnico clesiano vanta nel calcio maschile, dove ha già allenato tra l’altro la Bassa Anaunia, il Trento e l’ Anaune Val di Non che Moratti, dopo anni, è riuscito a riportare in Eccellenza. Nel maggio 2018 la decisione di lasciare la squadra dopo due anni ricche di soddisfazionI per i tifosi e prendersi un anno sabbatico. Pausa che ora è finita con questa nuova sfida tutta al femminile.

Le parole di Pippo Moratti

«Per me una novità assoluta. Mi metto in gioco in un settore che finora non conoscevo ma nel quale avverto già una forte volontà di far bene e tanto impegno. Le cose che mi piacciono di più nelle squadre che intendo allenare», spiega Moratti, che abbiamo incontrato nel suo negozio di abbigliamento nel centro storico di Cles.

Squadra rinnovata

La formazione, dopo il buon campionato dello scorso anno, riparte con una rosa parzialmente da ricostruire dopo la partenza di tre giocatrici titolari ma i rimpiazzi non mancano e Moratti è fiducioso. «Come dicevo per me è una sfida tutta nuova ma la basi ci sono e la fiducia del presidente Franco Zadra e del suo staff è un buon viatico per incominciare la stagione. Credo che questo sia l’anno giusto perché attorno al calcio femminile, dopo l’ottima prova delle calciatrici azzurre ai Mondiali femminili di Francia, c’è un’attenzione che prima non si avvertiva. E questo anche in Trentino dove, a differenza ad esempio dell’Alto Adige, il calcio al femminile come tesserate è ancora piuttosto scarno».

Una nonesa nella Juventus

Nazionale italiana, lo ricordiamo per la cronaca, che come numero 1 aveva il portiere Laura Giuliani, nata a Milano (classe 1993) ma di chiare origini nonese perché il padre è di Dambel, paese dove la futura calciatrice (che ora milita nella Juventus rosa dopo cinque anni nella Bundesliga tedesca) trascorreva le vacanza da giovanissima.

Tornando al calcio di casa nostra, inutile fare pronostici, Moratti su questo non si sbottona. «Vedremo come sarà la rosa al completo, l’obiettivo è arrivare pronti al via del campionato in settembre e quindi della Coppa Italia. Ma il mio primo scopo è far crescere tecnicamente queste ragazze, nelle quali avverto tanta determinazione e tanta buona volontà. Se riuscirò in questo mi sentirò già appagato», afferma Moratti. Ma conoscendolo non mancherà di tenere in occhio la classifica ma soprattutto il bel gioco, il vero metodo questo per appassionare le giocatrici ma anche il pubblico che si augura sempre più numeroso nel sfide casalinghe del torneo d’Eccellenza regionale dove ritroverà, in mezzo a tante altoatesine, la trentina Azzurra, dopo il ripescaggio dell’Isera in C.

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