Calcio

L’ex Moratti sgonfia la corazzata Trento: «Nessuna vendetta»

Scaricato nel giugno del 2015, il tecnico si è tolto una grande soddisfazione con la sua nuova, giovane squadra


di Daniele Loss


TRENTO. La “vendetta”, sportiva s’intende, va servita fredda. E il riferimento non è solamente alla temperatura, vicina allo zero, di mercoledì sera a Cles. Pippo Moratti ha atteso un anno e mezzo, ma due giorni fa si è tolto un’enorme soddisfazione: lui, ex allenatore del Trento, ha inflitto la prima scontitta stagionale alla “corazzata” gialloblù che, dopo 11 vittorie in campionato, 5 in Coppa Italia e 2 all’Euregio Cup, ha conosciuto il primo stop dell’annata in corso. La rete del giovane Misimi ha regalato una serata di gloria ai gialloblù nonesi che, già 12 mesi fa, avevano compiuto una piccola impresa. Nella fase a gironi, infatti, l’Anaune si presentò al “Briamasco” con la squadra Juniores (scelta condivisa da tecnici e società, per “tutelare” il successivo impegno in campionato) e impose, a sorpresa, il pareggio al Trento, chiudendo il match con un lusinghero 0 a 0.

Mercoledì la formazione di Cles ha fatto ancora meglio e non si dica che la compagine di Manfioletti ha schierato esclusivamente le cosiddette “seconde linee". Ok, Ferrarese, Cascone e Lucena Gonzales sono rimasti a riposo, ma Gherardi e Di Fusco sono entrati a match in corso, tanti altri titolarissimi erano regolarmente sul terreno di gioco (Scali, Appiah, Casagrande, Rizzon, Boldini e Brusco) quando si parla delle “alternative”, bisogna tenere presente che i vari Conci, Bentivoglio, Gattamelata, Acka e Caliari sarebbero certamente titolari in tutte le altre formazioni d’Eccellenza.

Perché, dunque, il Trento ha perso contro una formazione di Promozione che, tra l’altro, ha giocato anch’essa senza diversi “intoccabili” quali Segna, Pinamonti, Micheli (entrati a gara in corso), Panizza e Morano)? Stanchezza o, forse, l’impegno è stato sottovalutato? Il discorso qualificazione è ancora apertissimo (il 23 novembre sarà partita “vera” al “Briamasco”), per carità, ma intanto resta l’impresa dell’Anaune, squadra che sta mettendo in mostra un paio di giovani di sicura prospettiva (il centravanti Biscaro e il centrocampista Kiekens, ma attenzione pure al difensore Covi) e al ritorno cercherà di completare l’impresa.

«Non parlo di vendetta – esordisce il tecnico Pippo Moratti, ex giocatore ed ex allenatore del Trento – ma di grande soddisfazione. Battere questo Trento è motivo d’orgoglio per tutti, società, giocatori e, ovviamente anche per il sottoscritto. Nessuno spirito di rivalsa, per carità, ma solamente la consapevolezza di aver disputato una grande partita, nel corso della quale abbiamo affrontato senza timori reverenziali e a viso aperto una formazione che, come dicono giustamente tutti, non ha nulla a che vedere con l’Eccellenza».

Da vittima predestinata a possibile grande sorpresa della Coppa Italia: l’Anaune, a questo punto, crede nella possibilità di superare il turno. «Il pronostico – conclude l’allenatore noneso – è ancora, comunque, dalla parte del Trento, che potrà contare sul fattore campo. Il nostro vantaggio è minimo ma, come mercoledì sera, proveremo a giocarcela sino in fondo. Preparare una sfida contro una simile formazione, per quanto riguarda le motivazioni, è facile, perché stimoli e concentrazione sono massimali. I ragazzi sono stati bravissimi e la vittoria è stata meritata. Ma la festa è già finita, visto che domenica affronteremo la Benacense in campionato».

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