Basket Serie A

L’Aquila a Varese con Shields in difesa per tornare a volare

Alla vigilia parla l’assistant coach Cavazzana: «Io punto ancora alla quarta piazza. Anzi, Avellino dista soli 2 punti»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Quattro finali per confermarsi al quarto posto della classifica e magari migliorare la posizione in vista dei playoff. Non pone limiti alla provvidenza Vincenzo Cavazzana, assistant coach della Dolomiti Energia, alla vigilia della trasferta che sabato vedrà i bianconeri di scena sul parquet di Varese. Il vice-Buscaglia sogna («Avellino è sempre a soli 2 punti di distanza», dice), ma non si nasconde il valore del prossimo avversario che, un po’ come l’Aquila Basket, nel girone di ritorno ha cambiato volto sotto la guida di Caja, infilando sei vittorie consecutive e abbandonando la zona calda della classifica, prima della sconfitta patita nell’ultima giornata a Reggio Emilia, complice l’assenza del “faro” Eric Maynor, che contro l’Aquila ci sarà.

«Caja ha fatto un ottimo lavoro, Varese può ancora ambire all’ottavo posto, l’ultimo buono per i playoff – dice il tecnico bresciano – Il roster è buono, Dominique Johnson è stato un ottimo rinforzo, sono giocatori molto esperti e l’allenatore è stato capace di coinvolgerli tutti, specie sotto l’aspetto difensivo». «Giocano bene il pick and roll con Maynor e Anosike – spiega la guardia/ala bianconera Riccardo Moraschini, che pregusta già le sportellate sotto le plance – un po’ tutta la squadra ruota attorno alla creatività di Maynor: sarà importante controllare lui e il ritmo della partita».

Dopo la sconfitta patita contro Sassari nella prima partita disputata senza gli infortunati Filippo Baldi Rossi e Devyn Marble, la Dolomiti Energia conta di riprendere la sua marcia-playoff grazie ad un contributo ancora più importante della panchina e alla prima uscita in canotta bianconera del nuovo Shavon Shields. «Contro Sassari abbiamo giocato la partita che dovevamo giocare, considerata l’emergenza – spiega ancora Cavazzana – Hanno lottato anche quelli che in precedenza avevano giocato meno, come Riccardo, allungando la rotazione con qualità. Ci è mancata solo un po’ di lucidità nei possessi importanti. Shields è un giocatore versatile che, dal punto di vista difensivo, può cambiare un “2”, un “3” o un “4”, quello che ci serve per far rifiatare i nostri ragazzi».

«Cambiare in corsa di nuovo non è facile – conclude Moraschini – ma siamo una squadra versatile e con Shavon lo saremo ancora di più. La reazione dopo gli infortuni di Baldi Rossi e Marble c’è già stata, contro Sassari abbiamo perso solo per alcuni episodi».

Twitter: @mauridigiangiac

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