«L’aggressività in difesa ha fatto tutta la differenza» 

Il dopopartita. Dustin Hogue. «Siamo stati molto bravi a limitare il loro gioco in transizione» Il tecnico di Reggio, Pillastrini: «Se Trento ha vinto in 4 delle ultime 5 trasferte, un motivo c’è»



Reggio emilia. Come è giusto che sia, regna la soddisfazione in casa bianconera al termine della partita vinta dalla Dolomiti Energia Trentino sul parquet del PalaBigi contro i padroni di casa della Grissin Bon Reggio Emilia.

Parla il coach

«In queste partite in cui la posta in palio è molto alta, è sempre importante portare a casa un risultato positivo- commenta Maurizio Buscaglia, tecnico della Dolomiti Energia Trentino -. Abbiamo fatto un bel primo tempo, giocando come volevamo e in una maniera che avrebbe potuto indirizzare la gara, ma nel terzo periodo però non abbiamo dato seguito a quanto di buono fatto prima dell’intervallo. Nel momento decisivo però siamo stati bravi a riprenderci, costringendo gli esterni di Reggio Emilia a non giocare insieme. Abbiamo fatto un buon lavoro nel pitturato di squadra contro Cervi e Aguilar. Inoltre voglio sottolineare quanto fatto da Marble nel secondo tempo».

Il centro bonsai

Dopo la sirena finale ha parlato anche uno dei grandi protagonisti della sfida, ovvero Dustin Hogue, elemento imprescindibile della squadra messa in campo da Buscaglia, che ha fatto il bello e il cattivo tempo nel pitturato.

«La chiave della partita è stata la nostra aggressività, soprattutto in difesa- afferma il lungo statunitense-. Siamo stati bravi a limitare la loro transizione, facendo un buon lavoro sotto i tabelloni e poi spingendo a nostra volta in contropiede. La mia partita? Come tutto il resto della squadra, sono riuscito a fare bene perché ho giocato con aggressività da subito. Affrontando un lungo come Cervi, che su di me ha un evidente vantaggio di cm in area, la chiave era evidente: far pesare la sua minore mobilità correndo il campo e attaccandolo dinamicamente, per compensare a quello che lui si sarebbe potuto prendere con la sua maggiore taglia sotto canestro. È andata bene. Per quanto riguarda Marble, lui è sempre stato il nostro principale riferimento offensivo, nella seconda metà partita si è esaltato ed è bastato continuare a dargli il pallone in modo che lui potesse mettere punti a tabellone».

Reggiani a testa bassa

In casa reggiana non può ovviamente festeggiare coach Stefano Pillastrini, che ha incassato la prima sconfitta da quando siede sulla panchina biancorossa. «Per fare dei miglioramenti veri ci vuole tempo, forse dopo le ultime due vittorie ci siamo illusi di averli fatti– afferma il tecnico estense-. Abbiamo iniziato commettendo delle palle perse banali, per poi proseguire facendo tanti errori difensivi. Inoltre in attacco non abbiamo avuto le prestazioni individuali che consentono di vincere partite di questo tipo. Se Trento, che ha giocato un’ottima partita, ha vinto in quattro delle ultime cinque trasferte, un motivo c’è: è una squadra molto difficile da affrontare».

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