Il mondiale al PalaGarda finisce in rissa

Vince Fragomeni, ma il team di Branco si scatena: ring occupato e parapiglia. E il verdetto non viene ufficializzato


di Matteo Cassol


RIVA DEL GARDA. Per quanto la cittadina e i suoi referenti e rappresentanti siano del tutto incolpevoli, il nome di Riva del Garda sarà legato (seppur indirettamente) a uno dei momenti più vergognosi della boxe italiana, un episodio che ha oscurato il merito della sfida per il titolo Wbc Silver dei pesi massimi leggeri tra Giacobbe Fragomeni e Silvio Branco. Questo perché al termine di un match intenso e apprezzato dagli appassionati presenti al Palagarda e davanti ai teleschermi di SportItalia è successo qualcosa di incredibile: mentre i due pugili si salutavano sportivamente dopo l'epico e per quanto possibile corretto scontro, tra i clan dei due angoli sono scattati dei battibecchi degenerati in una rissa con conseguente invasione e occupazione del ring.

Si può solo immaginare (pur con una certa sicurezza) cosa abbia scatenato la follia: subodorato che due giudici su tre avrebbero assegnato la vittoria allo sfidante, qualcuno del team di Branco (che, secondo una visione abbastanza condivisa, nel faccia a faccia precedente, finito formalmente in parità rendendo necessario questo rematch, avrebbe maggiormente meritato) si è prima scagliato contro i rivali, dopodiché si è piazzato di forza al centro del quadrato (svariate decine le persone complessivamente coinvolte, tra membri di un gruppo, membri dell’altro, organizzatori e presunti pacIeri, con le forze dell’ordine intervenute per capire che cosa stesse succedendo) nel tentativo (poi riuscito) di impedire la lettura ufficiale del verdetto. A quel punto, per evitare che la proclamazione della vittoria dell’atleta lombardo accendesse definitivamente gli animi dentro e fuori dal ring (anche sugli spalti le tifoserie erano divise e a quel punto a propria volta surriscaldate), dopo una lunga ed estenuante attesa chi di dovere ha deciso di non decidere, ossia di non comunicare il contenuto dei cartellini (dai quali si sarebbe capito che il giudice Ciminale aveva 115-113 per Branco, Silvi 116-112 per Fragomeni e Barrovecchio 115-114 per Fragomeni, con l'esito quindi di vittoria di quest'ultimo per “split decision”): una cosa mai vista e decisamente ridicola, che non fa certo onore a uno sport che per vari motivi già non gode necessariamente di buonissima fama.

Passa quindi quasi in secondo piano - anche perché ufficialmente sul posto non è mai stato stabilito, poiché per paura delle conseguenze nessuna voce lo ha annunciato - il fatto che Giacobbe Fragomeni alla fine abbia quindi conquistato il titolo Silver, quella sorta di attestato di pre-campione che va a incoronare chi successivamente potrà giocarsi il titolo vero e proprio, andando a provare a mettere i bastoni tra le ruote - dopo questa specie di semifinale mondiale in salsa benacense - a chi prevarrà tra il polacco Wlodarczyk (attuale detentore) e il suo sfidante, il francese Mormeck.

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