Gli azzurri del futuro sudano in Trentino

A Cles fino a venerdì il centro estivo giovanile della Fidal con il ct Stefano Baldini e la “tutor” Gabriella Dorio


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Una settimana di lavoro in Val di Non per gli azzurrini del ct Stefano Baldini e della “tutor” Gabriella Dorio. I due campioni olimpici hanno portato i loro ragazzi a Cles grazie all’interessamento dell’Atletica Valli di Non e Sole di Walter Malfatti che – proprio in concomitanza della settimana clesiana dello sport e del Meeting Melinda, in programma nel pomeriggio - sera di giovedì – hanno voluto ospitare i campioncini del futuro, anche per dare visibilità tanto all’ottima “fucina” locale, quanto alla splendida struttura sportiva del capoluogo anaune. Non a caso, uno dei due trentini presenti al raduno giovanile nazionale estivo di Cles (velocità, ostacoli, mezzofondo e salti) è un tesserato dell’Atletica Valli di Non e Sole, il mezzofondista Lorenzo Pilati (l’altro è il suo collega giudicariese Yeman Crippa). E tra i collaboratori del direttore tecnico Baldini c’è il tecnico più illustre della stessa società, vale a dire Pierino Endrizzi, già responsabile delle squadre maggiori di mezzofondo e maratona. A Cles lavorerà un altro trentino, Massimo Pegoretti, che è fiduciario tecnico della Fidal per il Trentino e referente del direttore tecnico per il mezzofondo, nonché allenatore dello stesso Crippa. In più, al seguito di un giovane mezzofondista palermitano, Giacomo Di Gaetano, ci sarà anche Yuri Floriani, finalista ai Giochi di Londra nei 3.000 siepi, in qualità di allenatore.

Insomma, Trentino caput mundi, quando si parla di atletica leggera azzurra. È il messaggio che hanno lanciato, in occasione della presentazione dell’evento andata in scena ieri nella sede di Trentino Sviluppo, dall’assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini e dal sindaco di Cles, Maria Pia Flaim. «Qui ci sono i nostri talenti – ha detto il primo cittadino, riferendosi in particolare a Pilati – vuol dire che abbiamo le capacità necessarie per farli crescere e che la Provincia ha saputo investire in strutture come quella di Cles, dimostrando lungimiranza. Per renderla un’attrazione anche a livello turistico, bisognerebbe completarla con una piscina». Su questo piano, alla Flaim ha fatto eco il presidente della Fidal trentina, Giorgio Malfer, che ha toccato l’unico tasto ancora dolente, quello cioè della mancanza, in provincia, di una struttura per l’attività indoor. «Se ci fosse, eventi come questo potrebbero ripetersi nella stagione fredda. È una struttura che attendiamo da 35 anni», ha detto, quando però l’assessore Mellarini si era già allontanato, richiamato altrove da impegni istituzionali.

Tornando agli aspetti più squisitamente tecnici, Baldini ha parlato di una settimana di lavoro durissimo. «Dobbiamo monitorare e tenere sotto controllo il maggior numero di ragazzi possibile, perché abbiamo un grande serbatoio di talenti – ha detto il direttore tecnico azzurro – Le strutture sono al top e ci permetterebbero di lavorare anche con il maltempo. Da parte mia, spero che sia l’inizio di una lunga collaborazione con Cles».

«Abbiamo dei giovani di grandi qualità – gli ha fatto eco Gabriella Dorio – ma dobbiamo lavorare perché queste qualità vengano a galla: raduni come questo servono proprio a questo scopo».

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